Inter, Leo saluta tutti: “Vado via, ma non ho tradito nessuno”

Inter, l’addio di Leo. Quella di ieri doveva essere la giornata degli addii e dei chiarimenti per Leonardo, ma alla fine ci sono stati solamente i saluti al calcio italiano, e poche precisazioni su quanto è avvenuto in quest’ultimo tormentato mese per il tecnico brasiliano. Le parole dell’ex-allenatore nerazzurro non hanno convinto infatti i numerosi giornalisti presenti alla conferenza stampa di Milano, perchè hanno spiegato in maniera frammentaria i motivi che hanno spinto Leo a lasciare l’Inter, per provare quell’avventura al Psg che secondo il brasiliano è ancora tutta in divenire, e costruita ad arte dai giornalisti italiani e francesi. La breve storia d’amore tra Leo e l’Inter sarebbe dunque naufragata per colpa dei cronisti.

Leo: “Non volevo lasciare l’Inter” – L’ex-allenatore dell’Inter ha così spiegato ciò che è avvenuto dopo la finale di Coppa Italia: “Mi stavo organizzando per la nuova stagione, quando il 7 giugno sono stato invitato dai nuovi proprietari del Psg, club con cui ho un forte legame, per parlare di un eventuale progetto futuro, ma rifiuto. Di fronte all’insistenza ne parlo con Moratti, che mi autorizza ad andare a Doha, dove mi prospettano un ruolo. Io rispondo che è impossibile, perché non voglio lasciare l’Inter. L’ho detto a Moratti, e lui mi ha trattato come un padre tratta un figlio. Mi ha messo infatti nella condizione di considerare quella opzione, che io continuavo a escludere“.

“Situazione precipitata con la chiamata a Bielsa” – Successivamente Leo ha descritto il momento che sicuramente l’ha allontanato dall’Inter: “La notizia della telefonata a Bielsa ha scatenato una situazione complicata, che non ho voluto commentare. Non ho mai trattato con il Psg fino a tre giorni fa. Io ero a disposizione dell’Inter fino alla firma di Gasperini, tanto che due volte Moratti ha detto che sarei potuto restare. Poi mi ha detto: ‘Non voglio metterti nella centrifuga‘. Non c’è stato nessun tradimento, e non c’è ancora nessun accordo coi francesi”. Accordo che Leo non ha escluso poco prima di salutare tutti quanti, per lasciare quella Milano che è riuscito a dividere ed unire allo stesso tempo.

Simone Lo Iacono