Gli scorsi anni hanno visto studenti e non solo scendere nelle piazze o salire sui tetti per dire basta ai tagli al mondo della cultura e dell’istruzione. Le proteste non si sono fermate: l’occupazione del Teatro Valle è ora simbolo del fatto che l’Italia ha bisogno di veder valorizzati i propri impeti artistici, che si necessita di spazi e di incentivi per studiare, incrementare il proprio bagaglio culturale, sentirsi parte di un Paese che abbia voglia di coltivare i propri cervelli. A quanto pare il Ministro Galan è il primo a volere che la cultura venga considerata un valore fondante in Italia e che, quindi, venga finanziata a dovere.
Basta tagli – Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan è stato chiaro: « Chi in un paese come l’Italia pensa di tagliare sulla cultura non ha capito niente», ha detto Galan, asserendo anche di aver specificato la questione anche con il Ministro Tremonti. Tali parole sono state proferite ieri alla Reggia di Venaria.
Speranza – Il fatto che il Ministro Galan abbia voluto manifestare apertamente il proprio pensiero circa i recenti ed i futuri tagli fatti al mondo della cultura non significa, ovviamente, che egli sia dalla parte di chi protesta attivamente e di chi ha protestato, sebbene sia lecito pensare che il Ministro abbia per lo meno fatto intendere di capire i motivi che spingono giovani e non a combattere per la cultura e l’istruzione e di voler fare qualcosa per aiutarli. La speranza nei cuori di chi da anni continua a ribadire l’importanza dell’arte, del teatro e della cultura non ha mai cessato di venir meno. Sono stati in molti a gradire le parole del Ministro, sebbene sia lecito per chi è coinvolto all’interno di tali tagli continuare a stare sulla difensiva fino a quando le belle parole del Ministro Galan non diverranno fatti. Ennesime promesse da marinaio? Staremo a vedere.
M.C.