Le ingenerose parole di Giulio Tremonti all’indirizzo del collega Brunetta? Roba di poco conto. A suggellare la fine della querelle interministeriale tra i due “professori” è stato oggi il responsabile dell’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi. In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, il ministro senza portafoglio ha minimizzato i danni dell’intemperanza tremontiana, affermando che “in politica cretino è quasi una gentilezza”. Di più: i due si sono riconciliati nel corso dell’ultimo Cdm, ha assicurato Rotondi, e per una volta il ministro dell’Economia è risultato simpatico.
Un cretino da niente – “In politica cretino è quasi una gentilezza. Non è stato un trauma. Per molto meno, in passato, si sono bloccati i Consigli dei ministri”. Con queste parole il ministro per l’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, ha tentato oggi di far scorrere i titoli di coda sulle brutte immagini consegnate dal collega Giulio Tremonti, che nel corso della conferenza stampa di due giorni fa a via XX settembre, ha più volte infilzato Renato Brunetta, definendolo “cretino”. Un siparietto impietosamente fermato dalle telecamere di Repubblica Tv, che ha fatto il giro del Web e ha monopolizzato l’informazione nazionale, creando un piccolo casus politico.
Chiarimenti tra big – Uno scivolone che però, secondo Rotondi, non porterà con sé alcuno strascico. “Giulio ha dato un chiarimento con franchezza – ha raccontato il pidiellino riferendosi al mea culpa che il responsabile dei conti pubblici ha recitato al cospetto di Renato Brunetta – ed è stato per una volta simpatico. Ha detto: ‘Se io volessi chiedere conto di tutto quello che dite su di me, bloccherei per sempre i lavori del Cdm. Ho una rassegna stampa alta così, sarei offeso in continuazione’. Tremonti e Brunetta – ha continuato Rotondi – sono persone di grandissimo spessore e non è la prima volta che si beccano”.
Antipatico per scelta – E ancora: “Si sa – ha ripreso il ministro per l’Attuazione del programma – due professori litigano sempre. Basta pensare a Rino Formica e Beniamino Andreatta, le chiamavano liti fra comari“. Ma sul finale, il pacifico Rotondi non ha mancato di destinare una “stoccatina” all’indirizzo di Tremonti: “Credo che Giulio abbia la stessa cura della propria immagine che ha Berlusconi – ha detto – Con l’unica differenza che Berlusconi la usa per essere simpatico. E ci riesce. Tremonti, al contrario, lo fa per apparire antipatico. E ci riesce ugualmente”.
Maria Saporito