Sud Sudan indipendente: nasce un nuovo Stato africano

Sud Sudan indipendente – Alla mezzanotte di ieri è nato il nuovo Stato africano del Sudan meridionale. Esattamente sei mesi dopo lo storico referendum che sanciva la volontà del popolo sudanese di separare le due regioni, il Sudan assume una nuova fisionomia. Il Sud, infatti, sarà abitato da una popolazione di circa 8 milioni di persone, dichiaratamente a maggioranza cristiana e animista, tuttavia estremamente e analfabeta, con il tasso di mortalità materna più alto al mondo. Il territorio abitativo è coperto di vegetazione e ricco di petrolio, ma è privo di sbocchi sul mare. La capitale sarà Juba, polverosa città sulle rive del Nilo bianco.

Fine delle atrocità – Il Nord invece sarà abitato da oltre 31 milioni di persone, prettamente di etnia araba e musulmana. Il territorio è in gran parte desertico, ma vanta un ampio sbocco sul mare, con un grande porto e con infrastrutture molto sviluppate, dovute soprattutto agli investimenti della Cina nel Paese africano. La capitale, centro nevralgico della politica e dell’economia, rimane Khartoum. Grazie alla ratificazione di questa suddivisione, è stato possibile finalmente porre fine a una guerra civile durata oltre vent’anni che ha causato più di due milioni di vittime.

Numerose questioni irrisolte – Durante la cerimonia per le celebrazioni dell’indipendenza, tenutasi ieri a Juba, è stata ufficialmente ammainata la bandiera della Repubblica del Sudan e, al suo posto, è stato issato lo stendardo della neonata nazione sud-sudanese. Una folla in giubilo ha presto parte alla cerimonia: grida, balli, fuochi d’artificio e festeggiamenti sono andati avanti per tutta la notte. Nella giornata di domani verrà ufficializzata la prima Costituzione dello Stato, tuttavia molte questioni rimangono irrisolte. Dovranno infatti essere definitivamente tracciati i confini tra le due nazioni, poiché attualmente non ci sono ancora frontiere dichiarate. In secondo luogo, sarà necessario un accordo tra Nord e Sud sia per la gestione delle risorse petrolifere presenti sul territorio, sia per la suddivisione dell’ampio debito internazionale che ammonta a 38 miliardi di dollari. Formalmente i due Stati saranno divisi, tuttavia sostanzialmente manca ancora molto per ratificare la definitiva separazione tra Nord e Sud del Sudan.

Emanuele Ballacci