Coppa America: Cile e Colombia non si fermano. Big ad un passo dall’eliminazione

Coppa America. Continuano le sorprese nella Coppa America 2011, che si sta svolgendo in questi giorni in Argentina. Tra quelle piacevoli c’è la ritrovata vena realizzativa delle nazionali sudamericane, che non sarà di certo pari a quelle delle precedenti 42 edizioni, ma che almeno ha alzato l’asticella dell’attuale media gol per incontro (ora ferma a 1,5 reti a partita, ndr). Inoltre fa molto piacere vedere sugli scudi quelle che molti considerano le piccole nazionali del continente latino-americano: dopo due giornate Colombia, Costa Rica, Venezuela, Cile e Perù occupano le prime posizione dei tre gironi, e mettono in difficoltà Brasile, Argentina ed Uruguay, che potrebbero salutare in anticipo la prestigiosa competizione.

Tutto ok per Colombia, Cile e Perù –I tre gironi della Coppa America 2011 sono guidati da squadre ben organizzate e con un buon impianto di gioco. Nel gruppo A domina l’Ital-Colombia, che nella seconda partita ha pareggiato 0 a 0 contro l’Argentina, rischiando di vincere e di eliminare i padroni di casa. Nel girone B comanda invece il Venezuela, che ha battuto l’Ecuador 1 a 0 (gol di Gonzalez). Il gruppo C vede in testa il Perù, che si è imposto sul Messico per 1 a 0 (ancora in gol Guerrero) ed il Cile, che contro l’Uruguay non è andato oltre l’1 a 1 (reti di Sanchez e Pereira).

Stentano ancora le big – La seconda giornata della Coppa America ha regalato anche la vittoria della giovane Costa Rica (squadra con parecchi Under 23), che si è imposta sulla Bolivia per 2 a 0 (reti di Martinez e Campbell). Il Brasile di Menezes ha invece deluso tutti quanti col Paraguay, pareggiando al 90′ col miracoloso gol di Fred (in precedenza avevano segnato JadsonSanta Cruz e Valdez). I Carioca, l’Argentina e l’Uruguay devono vincere adesso l’ultima partita del proprio girone, per evitare l’eliminazione ed una clamorosa figuraccia nella prestigiosa competizione sudamericana. Una competizione alla quale erano legati i loro propositi di vittoria, che adesso appaiono veramente lontani ed irraggiungibili.

Simone Lo Iacono