
I Public Enemy sono la storia del rap fin dagli anni ’80. . Hanno saputo unire l’eredità della militanza nera delle Black Panther alle storie del ghetto e della metropoli. Un gruppo che si è sempre posto come portavoce musicale dei più deboli, unendo il beat, il vinile e i microfoni alla lotta contro le ingiustizie. Da sempre portavoce musicali dei più deboli, furono anche la prima formazione rap a essere censurata e controllata dall’FBI – soprattutto dopo il disco It Takes A Nation Of Millions To Hold Us Back, vero e proprio manifesto nero dell’antagonismo verso il sistema. Questo album, insieme al debutto Yo! Bum rush the sho e a Fear of a Black Planet è stato il massimo della produzione dei Public Enemy, con la Bomb Squad (il team di producer) insieme all’irrequieto Flavor Flav (con il suo gigantesco orologio che segna il tempo della rivoluzione) e soprattutto al sempre ispirato Chuck D, mc, autore, produttore, attivista.
E poi ancora, spazio agli House Of Pain: tornati con una reunion a sorpresa lo scorso anno, domani sera, sul palco dell’Arena Civica, celebreranno il successo di una hit senza tempo come Jump Around (un vero e proprio crossover tra rap e rock) che ha portato i rapper Everlast e Danny Boy, insieme al producer Dj Lethal, a essere artisti quotatissimi nei primi anni ’90, con 3 album all’attivo, prima dello scioglimento nel 1997, e le conseguenti carriere soliste di ogni membro del gruppo. Oggi sono tornati con il loro rock/rap senza tempo e capostipite per un’intera generazione di rockers. Ad aprire questa memorabile giornata, alle 18:30, sarà Noyz Narcos, l’unico italiano on stage, che si esibirà davanti al pubblico milanese presentando estratti dei suoi lavori realizzati in compagnia del fidatissimo compagno Duke Montana.E Milano si prepara a saltare al ritmo del ghetto.
Roberto Del Bove