Gli arazzi su Enea e Didone tornano restaurati al Palazzo Reale di Torino

Per i 150 anni dell’Unità d’Italia, otto arazzi della serie raffigurante le storie di Enea e Didone sono stati restaurati e ricollocati nella Sala degli Staffieri dell’Appartamento di Rappresentanza di Palazzo Reale a Torino. Un’operazione importante resa possibile grazie al contributo della Compagnia di San Paolo. Erano cinquant’anni che gli arazzi non erano visibili al pubblico, da quando dopo le celebrazioni di Italia ’61, erano stati collocati nei depositi e sostituiti con altre opere di grande livello artistico ma storicamente non pertinente con la sala.
«Tessuti fra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo dalla Reale Manifattura di Torino – ha spiegato la soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli, Luisa Papotti, – gli arazzi vennero realizzati seguendo i settecenteschi bozzetti dipinti da Francesco De Mura. L’accurato intervento di restauro è stato eseguito dalla ditta Tissage di Firenze».

Sala degli Staffieri – Per l’occasione, il Palazzo Reale riapre al pubblico, dal martedì alla domenica, con un nuovo percorso di visita e un nuovo allestimento, che consentiranno di ammirare le opere nella sala per la quale erano state previste originariamente negli anni del Regno d’Italia. La Sala degli Staffieri, al primo piano nobile del Palazzo, seconda anticamera d’accesso all’Appartamento Reale, era anticamente denominata Sala della Virtù per il soggetto rappresentato da Amanzio Prelasca, al centro del soffitto ligneo seicentesco: la Virtù incoronata da Pallade con ai piedi incatenata una Chimera. Le pareti erano e ritornano di nuovo oggi, grazie al restauro, ad essere interamente coperte da otto importanti arazzi che illustrano le gesta di Enea e Didone.
«La nostra intenzione è quella di presentare il Palazzo quale centro strategico di potere – ha sottolineato il direttore di Palazzo Reale Daniela Biancolini – ed anche forziere delle arti preziose. Nel centocinquantenario dell’Unità i protagonisti non possono che essere i due sovrani artefici dell’epopea risorgimentale: Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II».

Valentina De Simone