Dopo settant’anni, ritornano alla luce le Terme di Zuglio, l’importante sito archeologico situato nella zona a nord-est del Foro romano di Trieste. Tra le strutture riemerse, una vasta sala già individuata negli anni 1941-42 e subito ricoperta. L’ambiente, inizialmente appartenente ad un’abitazione di età repubblicana, successivamente è stato inglobato in un ampio complesso termale. Il pavimento della sala, di straordinaria rilevanza, è un cementizio di notevole pregio, arricchito da un tappeto centrale, con crocette bicolori in tessere musive e scaglie di pietra, uno dei mosaici più antichi della regione.
Ampliamento dell’area archeologica – I lavori di scavo, che hanno restituito alla città e ai suoi visitatori importanti frammenti di storia, rientrano nel programma di ampliamento dell’area archeologica corrispondente al cuore della città romana di Iulium Carnicum, fortemente voluto dal Comune di Zuglio che, grazie a fondi regionali, ha potuto acquisire alcuni terreni privati dichiarati di interrese archeologico. Grazie alle diverse indagini effettuate su queste aree, gli archeologi hanno potuto integrare la pianta del complesso termale, tramite l’individuazione di ulteriori ambienti, dotati di impianto di riscaldamento, e ampliare la documentazione sulla storia dell’abitato antico. Conclusa, inoltre, la prima parte dei lavori di sistemazione nel complesso del Foro romano che, insieme al museo e alle aree archeologiche circostanti, è stato reso il più possibile accessibile e fruibile al pubblico. Il Foro rimarrà, infatti, aperto gratuitamente ai visitatori dal 15 luglio al 16 settembre ogni venerdì, dalle ore 10 alle ore 13, mentre i resti archeologici di recente riscoperta saranno visitabili ogni giorno dall’esterno. E per conoscere approfonditamente i vari aspetti della città romana una tappa fondamentale sarà il Museo Archeologico, che, per l’occasione rimarrà aperto, nel periodo estivo, il mercoledì e il giovedì dalle ore 9 alle ore 12 e il venerdì, il sabato e la domenica, dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Valentina De Simone