Roma: Alemanno in moto per rilanciare la sicurezza in città

Nella Capitale segnata da inquietanti episodi di criminalità, il sindaco Gianni Alemanno ha deciso di rilanciare la sua campagna a sostegno della sicurezza urbana. Una sfida faticosa, che il primo cittadino intende portare a termine appellandosi alla collaborazione dello Stato: “Roma non può essere lasciata sola – ha detto – perché non vogliamo tornare indietro”. E per avere il polso della situazione, Alemanno si è messo in sella alla sua moto e ha percorso le strade della periferia capitolina, individuando nella lotta alla prostituzione e nel potenziamento dei pattugliamenti i primi nodi da sciogliere.

Il sindaco in sella – Gianni Alemanno ha scelto di abbandonare per un attimo la scrivania del Campidoglio e di scendere in strada. Nella notte di domenica scorsa ha percorso le vie della periferia romana per verificare la situazione della città e individuare le criticità più urgenti a cui porre rimedio. “In vista dell’incontro di mercoledì prossimo con il ministro Roberto Maroni – ha spiegato in un video il sindaco della Capitale – ho voluto prendere visione direttamente della situazione in città.  Ho preso la moto e ho girato per le strade per circa 2 ore”.

Una legge contro la prostituzione – Un sopralluogo dal quale l’ex aennino ha ricavato una fotografia più nitida, ma non troppo confortante. “La prima osservazione da fare – ha ripreso Alemanno – è relativa alla prostituzione in strada. Ci sono molte strade che stanno in ordine, ma ci sono alcuni punti in cui c’è un addensamento della prostituzione. Credo che sia assolutamente necessario approvare una legge che dichiari che la prostituzione in strada è un reato. Le sole ordinanze e le multe non bastano – ha precisato il sindaco di Roma – Bisogna mettere le forze dell’ordine in condizione di poter denunciare chi continua a prostituirsi in strada”.

Pochi agenti a controllare – Ma non basta: per Gianni Alemanno esiste una “falla” ancora più grave, sulla quale è necessario focalizzare l’attenzione per scongiurare il verificarsi di nuovi episodi di violenza. “L’aspetto forse più inquietante – ha sottolineato il sindaco capitolino – è la scarsa presenza delle forze dell’ordine in giro per la città. Per due ore di giro intenso abbiamo visto soltanto due volanti della polizia e una pattuglia dei carabinieri. Io credo che ci sia la necessità di maggiori risorse, di più straordinari. Credo che le forze dell’ordine debbano avere le spalle coperte – ha insistito Alemanno – e anche di questo parlerò al ministro degli Interni”.

L’appello allo Stato – Due priorità da fronteggiare per restituire ai cittadini quella serenità compromessa dagli ultimi episodi di violenza urbana. Per centrare l’obiettivo, Alemanno sa che deve chiedere un aiuto: “L’impegno del sindaco e del Comune non bastano – ha ammesso – Ci vuole lo Stato e una città come Roma, che è anche Capitale nazionale, deve essere difesa dallo Stato. Siamo andati avanti, c’è più sicurezza in questa città, ma non vogliamo tornare indietro. Noi vogliamo Roma sicura – ha concluso il sindaco – e la vogliamo garantire a tutti i cittadini”.

Maria Saporito