E’ previsto per domani alle 10.00 l’arrivo, all’aeroporto di Ciampino, della salma del caporalmaggiore Roberto Marchini, ucciso ieri mattina dall’esplosione di un ordigno, in Afghanistan. La salma verrà esposta fino alle 17 presso una camera ardente allestita nell’ospedale militare del Celio e sarà, successivamente, trasportata verso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove, alle 18, si celebreranno i funerali di Stato. Al termine della funzione, la bara verrà portata a Caprarola e venerdi pomeriggio si svolgerà il funerale privato officiato dal vescovo di Civita Castellana monsignor Romano Rossi. Ad attendere la salma del militare all’aeroporto di Ciampino, oltre ai genitori ed alla sorella Luisa, anche il sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi e il parroco don Mimmo Ricci.
Lutto cittadino – Venerdì a Caprarola, cittadina del Viterbese dove il caporalmaggiore risiedeva insieme alla famiglia, sarà osservato il lutto cittadino: lo ha fatto sapere il Sindaco, il quale ha disposto che, già da oggi, le bandiere di tutti gli edifici pubblici siano poste a mezz’asta. Inoltre, gli esercizi commerciali terranno le saracinesche abbassate durante tutto il rito funebre ed al passaggio del corteo; sospese anche tutte le feste locali previste per il fine settimana.
L’ultima missione – Quella di ieri sarebbe dovuta essere l’ultima missione del caporalmaggiore Roberto Marchini, paracadutista dell’ottavo reggimento guastatori di Legnago, in provincia di Verona, dopo di che, il militare sarebbe tornato in Italia per una licenza. I genitori, infatti, lo attendevano venerdì prossimo a Caprarola, dove il 21 luglio avrebbe festeggiato il suo ventinovesimo compleanno insieme a parenti ed amici. Ieri mattina, Marchini si trovava, insieme ad altri commilitoni, a circa tre chilometri a ovest dalla ‘Fob Lavaredo’, la base avanzata del contingente italiano nel distretto di Bakwa: il suo compito era quello di bonificare la zona dai terribili ordigni “Iad”, per consentire il trasito dei convogli militari. Sarebbe stato, invece, proprio uno di questi ordigni, non individuato dal militare, ad esplodere improvvisamente, causandone la morte.
Cordoglio del capo dell’Esercito – Oltre ai Ministri e ai Dirigenti della classe politica italiana, anche il capo di Stato maggiore dell’ Esercito, Giuseppe Valotto «e la Forza armata tutta» hanno espresso il più profondo cordoglio ai familiari del primo caporal maggiore Roberto Marchini. Il generale Giuseppe Pilosio, vice comandante del comando militare della Capitale, che ha avuto il compito di dare la notizia ai familiari della vittima, ha commentato che «I genitori del ragazzo hanno reagito con grande dignità alla notizia della morte del figlio»; a queste parole, ha fatto eco la voce del vescovo della diocesi di Civita Castellana, monsignor Romano Rossi:«C’è un grande dolore ma anche un’ammirevole compostezza nei genitori di Roberto» ha detto all’uscita dall’abitazione di via Roma.
Su facebook gruppo in suo onore – Centinaia le persone che ieri pomeriggio si sono recate presso l’abitazione della famiglia Marchini per esprimere le proprie condoglianze: commossi e senza alcuna voglia di rispondere alle domande dei giornalisti, si sono limitati a scuotere il capo. «Era un bravo ragazzo, amico di mio figlio Pietro fin da bambino – ha raccontato una donna – si vedevano ogni volta che veniva in licenza, cenavano insieme e facevano le cose tipiche dei ragazzi di quella età». Nessuno degli amici più stretti del militare, quelli con cui è cresciuto, vivono a Caprarola, «Sono tutti andati via per cercare lavoro – ha spiegato uno zio di Roberto – chi nell’esercito, chi per fare altri mestieri». Ma i tanti amici del militare, anche quelli lontani, hanno subito deciso di onorare la sua memoria costituendo un gruppo su Facebook in «Onore al caporal maggiore Roberto Marchini», che, attualmente, conta oltre 2000 iscritti.
Francesca Theodosiu