Mumbai: sale a 20 il bilancio delle vittime dell’attentato

Attentato in India. Almeno 20 persone sono morte e altre 81 sono rimaste ferite a seguito delle tre violente esplosioni avvenute oggi, nell’orario di punta, in tre differenti zone del quartiere finanziario di Mumbai, in India. A confermarlo è il primo ministro dello stato del Maharashtra (in cui si trova Mumbai), Prithviraj Chavan. Si tratta del più grande attacco alla città dagli assalti del 2008, attribuiti a un gruppo militante islamico con base in Pakistan. Le esplosioni di oggi coincidono con la data del compleanno di Mohammad Ajmal Amir Qasab, l’unico sopravvissuto tra gli attentatori di tre anni fa.

Le esplosioni e i primi sospetti sugli attentatori. Una delle esplosioni, secondo quanto ha confermato la polizia, ha avuto luogo nell’area meridionale di Dadar, affollato quartiere, da cui transitano numerosi pendolari: qui avrebbero perso la vita 6 persone. Le altre due deflagrazioni sono avvenute nell’affollato Zaveri Bazar, dove si registrerebbero 4 delle vittime, e all’Opera House. Una quarta bomba inesplosa sarebbe invece stata ritrovata sempre nel quartiere Dadar. Secondo una fonte del ministero indiano degli Interni, citata dalla Bbc, le esplosioni sarebbero il frutto di un attacco terroristico. Secondo l’emittente Ndtv, i sospetti ricadrebbero sul gruppo islamico fuorilegge degli ‘Indian Mujahiddin‘, affiliato ai militanti pakistani di Lashkar-e-Taiba.

Allerta in tutto il Paese. “Eravamo dentro il nostro ufficio quando abbiamo sentito un forte rumore. Fuori c’era un terribile frastuono, possiamo vedere che son qua le autopompe dei vigili del fuoco, che hanno portato via due o tre cadaveri”, ha detto alla televisione CNN-IBM Jasraj Jain, un testimone oculare. Intanto, in tutta l’India è stato di massima allerta. Le autorità hanno intensificato i controlli nei centri commerciali e in tutte le aree più affollate di città come New Delhi, Chennai e Bangalore.

R. E.