Usa, taglia il pene del marito e lo getta nella spazzatura: Se lo meritava

Se lo meritava“. Sono state queste le uniche parole dette da Catherine Kieu Becke, quarantottenne di Los Angeles, autrice di un gesto che far scorrere le lancette del tempo all’indietro fino all’ormai lontano 23 giugno 1993: la ventitreenne Lorena Bobbitt, residente a Manassas in Virginia, tagliò parte del pene del marito Wayne mentre quest’ultimo dormiva; poi, salita a bordo della propria automobile, lanciò dal finestrino il pezzo mancante per poi giustificarsi davanti alla polizia dicendo: “Arriva all’orgasmo senza aspettarmi. È egoista“. Successivamente si scoprì che il marito aveva una condotta violenta, abusando e picchiando frequentemente la donna che con quell’atto aveva voluto, forse inconsciamente, rimettere in equilibrio le disparità basate sul genere.

Prima lo ha drogato – A distanza di diciotto anni la storia si è ripetuta, sempre negli Stati Uniti, anche se dalla parte della costa del Pacifico. Catherine Kieu Becke ha evirato il marito dopo averlo fiaccato con una dose di sostanze stupefacenti che hanno portato il malcapitato a perdere i sensi e a ritrovarsi legato nel letto.
Nessun gioco erotico, tutt’altro: la donna non ha esitato a tagliare quello che il protagonista di un celebre film di Kubrick chiamava ‘gulliver‘, per poi gettarlo nella spazzatura.
Per la cronaca, la signora è stata arrestata per aggressione aggravata, detenzione illegale, aggressione con arma letale, somministrazione di droghe con l’intento di commettere un reato, avvelenamento e abusi coniugali.

S. O.