Melania, parlano il padre e la zia: Parolisi la smetta di seguire gli avvocati

Sfoghi e schermaglie in diretta quelli a cui hanno assistito pochi minuti fa i telespettatori della trasmissione Pomeriggio Cinque, condotta da Barbara D’Urso.
In collegamento con lo studio Mediaset vi erano Gennaro Rea, il padre di Melania, la donna trovata cadavere a Ripe di Civitella lo scorso 20 aprile, e la zia Teresa che hanno commentato gli ultimi sviluppi delle indagini di un giallo che da quasi quattro mesi ha lasciato con il fiato sospeso quella parte d’Italia che segue con partecipazioni i casi di cronaca che giungono all’attenzione dei media.

La posizione di Parolisi – In particolare, negli ultimi giorni, la posizione di Salvatore Parolisi sembrerebbe essersi incrinata a seguito delle indiscrezioni circa lo scambio di messaggi d’amore che il caporalmaggiore dell’esercito intrattenne per mesi con Ludovica Perrone, l’amante ex allieva del 235° Reggimento Piceno, e di quelle riguardanti i risultati delle analisi fatte sui tabulati telefonici che tenderebbero a escludere, seppur con un discreto margine di errore, la presenza di Melania e del marito a Colle San Marco, il 18 aprile scorso, ovvero quando la donna sparì per poi essere ritrovata due giorni dopo senza vita.
Sulla questione il pensiero di Gennaro Rea è stato chiarissimo: “Una persona che ama la moglie deve rimboccarsi le maniche e collaborare con gli inquirenti, mettere da parte i consigli degli avvocati e raccontare tutto quello che sa. Lui si è messo in croce, e lui deve togliersi da questa croce. Noi speriamo che emerga la verità. L’importante è che si faccia chiarezza, anche se ci volesse ancora tanto tempo, l’importante è arrivare lla verità. Chi sa qualcosa, lo prego di farsi avanti”.

La zia – Nelle parole della zia Teresa, la delusione di aver visto mal spesa la fiducia riposta in Parolisi: “All’inizio tutti noi siamo stati vicini a Salvatore, gli abbiamo chiesto mille volte di sforzarsi, di ricordare se aveva pensato che fosse successo qualcosa. Lui ha sempre detto la stessa cosa. Noi gli abbiamo creduto fino a quando piano piano non sono passate le indiscrezioni sulle indagini e niente combaciava, da lì una doccia fredda come se ci fosse crollato il mondo addosso“.

S. O.