A otto anni di distanza dal loro ultimo album di inediti, i Blink-182 tornano con un nuovo disco ancora senza titolo che è stato anticipato oggi dall’uscita di Up All Night, primo ed attesissimo singolo della band californiana che può essere già ascoltato sul sito ufficiale. Il sound a primo impatto sembra diverso da quello dei vecchi Blink, che infatti avevano preannunciato un cambiamento ed una maturazione rispetto al passato, seppur con qualche richiamo alle primissime esperienze nel segno del punk-rock californiano a cavallo fra gli Anni ’90 e i primi Anni Duemila.
Scioglimento e reunion – Nel 2005 Tom Delonge, Mark Hoppus e Travis Barker annunciarono, suscitando non poco sgomento nei propri fan, di voler prendersi una pausa, bloccando di fatto il lavoro della band. In questo periodo i tre componenti hanno continuato a fare musica con dei progetti paralleli, gli Angels And Airwaves per il chitarrista e cantante Tom Delonge ed i +44 per Hoppus e Barker, bassista e batterista. La via della reunion sembrava essere praticamente impossibile, ma il tragico incidente aereo che ha visto coinvolto Travis Barker, salvatosi per miracolo, ha riavvicinato il trio, che nel 2009 ha annunciato, per la gioia dei fan, la rinascita dei Blink-182. Nella stessa estate è seguito un tour nel Nord America, mentre l’anno successivo la band ha fatto tappa in Europa, arrivando anche in Italia, a Bologna.
Up All Night – Per il 2011 i Blink hanno pensato di lavorare ad un nuovo album così da potersi esibire con dei brani inediti anziché continuare esclusivamente con le hit degli anni passati. Attraverso varie interviste e continui aggiornamenti scanditi su Facebook, Twitter e Tumblr, la band ha annunciato l’uscita del prossimo disco per la fine di luglio, rendendo però disponibile fin da oggi sul proprio sito ufficiale il primo singolo, Up All Night. Rispetto alle canzoni più conosciute, si pensi per esempio ai successi What’s my age again?, All the small things e The rock show, questo brano testimonia un certo cambiamento di rotta, o perlomeno una scelta diversa, che allontana la band dal sound punk-pop adolescenziale così come già era stato fatto nel 2003 con l’album Blink-182, dove le atmosfere cupe e più tormentate – degni di nota in questo senso il brano I miss you e la collaborazione con Robert Smith dei Cure per All of this – avevano suggerito una maturazione del trio che stupì non poco il pubblico. Per un giudizio più completo sui nuovi Blink si dovrà attendere l’uscita dell’album, ma nel frattempo Up All Night sta già facendo discutere i fan della band, fra chi ha accolto con piacere le nuove tendenze della band e chi invece ne è rimasto deluso.
Andrea Camillo