Salvatore Parolisi dovrebbe essere arrestato. E’ questa la richiesta fatta dagli inquirenti della Procura di Ascoli Piceno che dal 20 aprile scorso indagano sull’omicidio di Melania Rea, la ventinovenne di Somma Vesuviana trovata cadavere nel bosco delle Casermette a Ripe di Civitella. Da diverse settimane l’unica persona iscritta nel registro degli indagati è stata appunto Parolisi, marito della vittima e caporalmaggiore del 235° Rav Piceno.
La richiesta d’arresto, motivata con il rischio di un inquinamento delle prove e di fuga da parte dell’indagato, sarà vagliata dal gip Carlo Calvaresi. La notizia costituisce un colpo di scena a metà: infatti, se da una parte i sospetti sono stati forti fin dai giorni successivi alla macabra scoperta, dall’altra in molti si erano abituati a questo limbo in cui vagava la figura del presunto uxoricida. Tanti sospetti, nessuna prova.
Ultimi rilevamenti – A convincere definitivamente gli investigatori sarebbero stati gli ultimi sviluppi delle indagini, a partire dalla scoperta dei messaggi d’amore che Parolisi si scambiò per diverso tempo con Ludovica Perrone, l’amante ed ex allieva del Reggimento Piceno: gli scritti virtuali erano stati veicolati tramite il social network Facebook, su cui il marito di Melania possedeva un falso profilo che è stato cancellato il giorno dopo l’omicidio.
Questi ultimi dati, collegati ai numerosi elementi che nei mesi passati hanno contribuito a incrinare la fiducia nelle parole del caporalmaggiore, hanno portato la Procura ha formulare ufficialmente una richiesta d’arresto che probabilmente sarà salutata con clamore da tutti coloro che, specialmente sulle varie community sul web, sono sempre stati convinti della colpevolezza di Parolisi.
Infine, le analisi dei tabulati telefonici avrebbero ulteriormente sottolineato come la versione dell’indagato difficilmente potrebbe corrispondere alla realtà: i cellulari dei coniugi Rea risultavano collegati alle celle di Ripe, e non a quelle di Colle San Marco, nella fascia oraria in cui si è verificato l’omicidio.
S. O.