Manovra: via libera dalla Camera, ticket da lunedì

Manovra approvata alla Camera. Giovedì  il Senato aveva posto la fiducia, con 161 voti a favore e 135 contrari. La stessa cosa era avvenuta nel primo pomeriggio di ieri alla Camera.  In serata quest’ultima ha approvato anche il contenuto del documento economico recante “disposizioni urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria“.314 i voti a favore, 280 i contrari (due astenuti).  Il Parlamento non ci ha messo più di 3 giorni a dare l’ok alla manovra di Tremonti, che contiene “16 provvedimenti per la crescita”, ma che contemporaneamente tocca anche pensioni (medio alte) e agevolazioni fiscali. Una prova di “straordinaria coesione”, come l’ha definita Napolitano, accompagnata dalle critiche delle opposizioni.

No ai ticket. Il testo elaborato da Tremonti prevede anche la reintroduzione dei ticket (già da lunedì). 25 euro per l’utilizzo “esagerato” del pronto soccorso, vale a dire quelle prestazione classificate come codici bianchi e 10 euro se si fa ricorso a visite specialistiche.  Un provvedimento che Il PD ha preso piuttosto male, dichiarandosi già al lavoro per elaborare una proposta di legge volta ad abolire la nuova misura. Bersani ha definito l’intera manovra “classista”, aggiungendo che “che va contro la povera gente”. In particolare i fondi che verranno recuperati dai ticket dovrebbero invece essere presi da un taglio dei “costi della politica”, argomento sempre molto dibattuto.

Berlusconi soddisfatto. “Resto per abbassare le tasse”, ha spiegato il Presidente del Consiglio, che ha poi aggiunto seccato di non essere stato “latitante” , come sostenuto dall’opposizione. “In questi giorni – ha detto il premier – mi sono studiato tutte le carte, abbasserò le tasse, ma non ora”. Il Presidente del Consiglio, reduce da un leggero trauma cranico, causato a quanto pare dall’essere scivolato nella doccia, ha anche sostenuto che “ora l’Italia è più forte”. La manovra economica, originariamente vicina ai 40 miliardi di euro ad una consistenza quasi  doppia dopo varie integrazioni, secondo il Ministro dell’Economia  permetterà all’Italia di arrivare al pareggio di bilancio nel 2014, evitando così di fare la fine del “Titanic”.

A.S.