Su internet la donna è più disinibita dell’uomo

Donne più disinibite su internet. A rivelarlo è stato uno studio USA, condotto dalle sociologhe Diane Kholos Wysocki e Cheryl D. Childers, rispettivamente dell’Università del Nebraska e della Washburn University. “Sexuality and culture” mette in luce su base campionaria i comportamenti espliciti di uomini e donne sul web. Agli oltre 5000 frequentatori (maggiorenni) di un noto sito di appuntamenti per “infedeli” sono state posto 68 domande riguardanti gli utenti, l’utilizzo di internet in generale, i comportamenti sessuali ed alcune caratteristiche demografiche.

Le donne fanno più “sexting”. Nato dall’unione delle parole “sex” e “text”, il termine indica quella pratica con la quale gli utenti del web si scambiano testi e foto di natura erotica, o anche immagini sessualmente esplicite, come ad esempio fotografarsi nudi. il sexting può anche generare problemi non da poco, se la diffusione di tali immagini diviene incontrollata.  In ogni caso, secondo la ricerca USA, le donne sarebbero più attive nel mandare immagini “forti” ai propri interlocutori virtuali. Sul campione analizzato nella Survey, due terzi delle donne invierebbero più o meno abitualmente immagini o testi sessualmente espliciti. Gli uomini appartenenti al campione che si cimenterebbero nella pratica sarebbero invece “solo” la metà. “Il tradimento è ancora molto presente – spiega la professoressa Wysocki – ma il sexting sta prendendo piede

Le donne incontrano di più. Dallo studio emergerebbe anche un’altra tendenza. Sarebbero le donne le più propense ad incontrare il proprio partner virtuale nella vita reale, dopo ovviamente averlo conosciuto bene in rete. La percentuale si attesterebbe sull’83%, contro il 67% dei maschi. La ricerca è stata condotta nel 2009 ma, riferisce ancora la sociologa, “ci sono molte altre variabili ancora sotto indagine. Ad esempio, continua, chi risponde ad un survey di questo tipo e frequenta un certo genere di siti – spiega – solitamente differisce dalla maggioranza della popolazione. Lo studio quindi – continua – non può essere generalizzato così com’è”. Secondo la sociologa gli utenti del sito per “infedeli” è infatti popolato da chi ha già tradito, o comunque  ha l’intenzione di farlo. Inoltre – conclude  le persone possono avere caratterisctiche differenti anche a seconda dei siti di “cheating” (traducibile come tradimento) che frequentano, a volte piuttosto diversi tra loro.

A.S.