Calcio femminile: il Giappone è campione del Mondo

Mondiali di calcio femminili – Non si tratta della nuova trovata di Yoichi Takahashi, il noto mangaka che nel 1981 ideò la serie di Capitan Tsubasa – da noi Holly & Benji – bensì di una vera e propria nota di cronaca sportiva: il Giappone, durante la notte, è diventato campione del Mondo di calcio femminile.

Sfavoriti sin da subito – Il Giappone nelle precedenti edizioni non era mai riuscito a superare il primo turno eliminatorio, salvo quando nell’edizione del ’95 riuscì a raggiungere i quarti di finale solo grazie al ripescaggio, per poi essere sconfitta 4 a 0 dagli Stati Uniti: quindi nemmeno quest’anno era ritenuta la favorita o comunque una squadra che potesse insediare la finale. Il cammino è stato duro e lento, soprattutto sapendo che molte delle favorite, Germania e USA su tutte, avrebbero fatto un percorso simile, ma con molta più speditezza e caparbietà. Nel girone, dopo due vittorie su Nuova Zelanda e Messico, le Nadeshiko si erano dovute arrendere solo all’Inghilterra per 2 a 0, terminando così al secondo posto le sfide eliminatorie: la sfida successiva porta il Giappone a incontrare la Germania, padrone di casa che così come nel 2006 vede sfumare le sue possibilità di vittoria. Ai templi supplementari è la Karina Maruyama a siglare il goal partita sbloccando lo 0 a 0 dei tempi supplementari.

La finale con gli USA – Il sogno inizia a diventare realtà: in semifinale il Giappone incontra la Svezia, che arriva da quattro vittorie consecutive e sembra non voler cedere spazi alle nipponiche. Dopo 10 minuti le scandinave sono già in vantaggio, ma le asiatiche non si disperano: la partita nei restanti 80 minuti viene capovolta e finisce per 3 a 1 mandando, incredibilmente, le Nadeshiko in finale contro gli USA, temibile avversario e, ovviamente, candidato alla vittoria. La partita, al cardiopalma, vede il Giappone costretto a rincorrere per tutta la gara, prima ai tempi regolamentari – terminati 1 a 1 – e poi ai supplementari – terminati 2 a 2. Si va ai calci di rigore: Ayumi Kaihori ne para ben due, mentre un terzo viene calciato fuori; il Giappone non sbaglia, invece, e porta a casa uno storico successo. Il sogno del Giappone campione del Mondo di Takahashi si è relizzato, solo col sesso diverso.

Mario Petillo