MJF 2011: Paul Simon incanta l’Arena, omaggi per Jimmy Cliff e George Harrison

Paul Simon, Milano Jazzin Festival. Alla vigilia dei suoi primi settant’anni Paul Simon si presenta all’Arena Civica di Milano per una delle ultime date del suo tour mondiale, costruito attorno al suo ultimo album “So Beautiful or So What” e alle splendide canzoni che l’hanno reso celebre in tutto il globo nella sua lunghissima carriera. Sul palco, ad accompagnarlo in questa avventura, una band affiatatissima: Mark Stewart (chitarra, fiati, voce), il camerunese Vincent Nguini (chitarra, voce), Bakithi Kumalo (basso, voce), Anthony Cedras (tastiere, fiati), Jamey Haddad (percussioni), Jim Oblon (batteria, chitarra, voce), Mick Rossi (tastiere, fiati) e Andrew Snitzer (sassofono, tastiere).

Il concerto. Simon si presenta puntualissimo sul palco allestito all’Arena Civica. Sono le 21 e 07 e il pubblico sta ancora prendendo posto. Con il passare dei minuti il parterre poi si riempirà.
La pioggia caduta copiosa nelle ore precedenti il concerto ha lasciato il posto ad un cielo a tratti sereno, a tratti carico di nubi; una brezza fresca e decisamente piacevole rende l’atmosfera creata dal sound dell’artista statunitense ancor più poetica e suggestiva.
C’è spazio per le nuovi canzoni e anche per i vecchi successi. E non solo. Simon propone anche un paio di cover. Un omaggio a Jimmy Cliff, celebre artista giamaicano, e alla sua “Vietnam”, esecuzione non magistrale e sottotono rispetto all’originale e “Here comes the sun”, indimenticabile brano scritto da George Harrison, riarrangiato per chitarra e fisarmonica, decisamente piacevole e azzeccato.

The sound of silence. Il punto più alto dell’intero concerto si raggiunge quando Paul Simon, dopo aver raccolto gli applausi dei presenti e aver abbandonato con la band il palco, si ripresenta tutto solo, imbraccia la sua chitarra e intona “The sound of silence”. E’ il “momento telefonino” del concerto che ha ormai sostituito negli ultimi anni il classico “momento accendino”. Gran parte dei presenti vuole immortalare in un video questa magistrale esecuzione del celebre successo targato Simon & Garfunkel. Nel parterre sono tutti in piedi e così resteranno per l’ultima mezz’ora di concerto.
Due ore di grande musica, due ore di vera poesia. Un’unica pecca: terminata l’esibizione di Simon & C. e, mentre il pubblico abbandona l’arena, viene diffusa “Mrs. Robinson”. Perché non suonarla dal vivo?

Pier Luigi Balzarini