MotoGP, trasferta U.S.A – Neanche il tempo di analizzare il difficile (se non disastroso) Gp della Germania ed è già tempo dell’atteso appuntamento americano. Questa domenica la classe regina farà tappa nel particolare circuito di Laguna Seca, gara che sancisce la fine della prima metà del campionato. Il vero e proprio giro di boa della stagione 2011, tappa fondamentale per la Ducati alle prese con una profonda crisi tecnica. Valentino Rossi ancora non è riuscito a domare la Desmosedici e la confusione regna sovrana. Si continua dunque a sperimentare e tentare nuove strade, nella speranza di qualche cambiamento positivo in tempi brevi. A riprova di ciò l’utilizzo sia della Gp11 che della Gp11.1 durante le libere, per capire l’effettivo potenziale delle due moto.
Giusto tentare – “Venerdì proveremo ad usare entrambe le versioni della Desmosedici ” Spiega Valentino” Per compararle e fare un lavoro sia per l’immediato, sia per il futuro, perché vogliamo capire più cose possibili. Siamo consapevoli che può essere difficile perché dobbiamo preparare nel contempo la gara ma pensiamo sia giusto provare tutto il possibile” Impossibile però dimenticare le emozioni passate: “Laguna per me vuol dire “Cavatappi” e tanti bei ricordi, tra i quali una delle gare più belle della mia carriera, nel 2008. E’ sempre “un gusto” correre negli Stati Uniti e, naturalmente, sono molto contento che Burgess sia tornato e di trovarlo di nuovo nel box con i tutti i ragazzi” Il capotecnico Jeremy quindi tornerà ad affiancare Valentino dopo un’assenza di tre settimane.
Pista unica – Appuntamento molto sentito ovviamente anche dall’idolo di casa Nicky Hayden: “E’ una pista che amo, molto difficile e divertente, con una grande atmosfera e tutto il mio pubblico sulle tribune. La prima curva e la “Corkscrew” sono molto tecniche e in tutto il resto del tracciato le curve fluiscono una nell’altra. Con la MotoGP è come se non ci fossero rettilinei veri e propri perché è tutto un girare, inclinare, frenare. E’ importante avere fiducia nella moto ed essere aggressivi. Non arriviamo nel nostro momento migliore ma non partiamo mai per fare meno del massimo” Solo dopo il venerdì scopriremo con quale moto la squadra italiana deciderà di proseguire il campionato, sperando che questa sia la base di un nuovo, e vero, inizio.
Riccardo Cangini