Continuano senza sosta le ricerche dei carabinieri del bimbo di circa due mesi e mezzo scomparso da Folignano qualche settimana fa. In seguito ad una segnalazione per maltrattamento, il Tribunale dei Minori aveva disposto che il neonato fosse controllato costantemente dai servizi sociali: intervenuti nell’abitazione del piccolo, gli operatori, però, non lo hanno trovato ed hanno fatto scattare immediatamente l’allarme, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. I genitori del bambino, denunciati per maltrattamento e sottrazione di minore, avevano già in passato perso la patria potestà sugli altri due figli, rispettivamente di 3 e 5 anni, entrambi con problemi di handicap dovuti ad incidenti domestici ed, attualmente, affidati ad altre famiglie.
Interrogati i genitori – Già nei giorni scorsi i genitori del bimbo, Katia Reginella e Denny Pruscino, 30 anni, incensurati, interrogati dai carabinieri, avevano detto di aver affidato il piccolo ad altre persone, per paura che venisse loro sottratto. Il legale della famiglia, l’avv. Francesco Ciabattoni, aveva annunciato che i due erano disposti a dire dove si trovava il figlio, a patto che non gli venisse tolto. Le ipotesi avanzate dagli inquirenti vanno da dall’abbandono di minore con possibile morte del bambino, all’omicidio a seguito di maltrattamenti e occultamento di cadavere.
Il bimbo sarebbe morto – Nella giornata di ieri, i militari hanno fermato la coppia e l’hanno tradotta in carcere: interrogata per tutta la notte, la donna ha ammesso di aver ucciso il bambino, caduto mentre era tra le sue braccia, e di averlo abbandonato sul ciglio della strada. La madre, però, ha fornito versioni contrastanti circa il luogo in cui il corpo senza vita del neonato sarebbe stato seppellito e, nei punti da lei indicati, il piccolo non è stato trovato. I militari, comunque, non vogliono escludere altre ipotesi e le ricerche vanno avanti, come ha spiegato il comandante dei carabinieri Alessandro Patrizio.
Francesca Theodosiu