E’ toccato ad un gruppo di studenti di archeologia dell’Università Roma Tre la straordinaria possibilità di perfezionare la tecnica di scavo nel monumento simbolo della Capitale, il Colosseo, grazie al progetto promosso dalla Sopraintendenza archeologica nella prospettiva di creare una pavimentazione. Un mese e mezzo di lavoro nel corso del quale i trenta ragazzi hanno portato alla luce un focolare scoperto dentro uno dei fornici del primo livello dell’anfiteatro Flavio. Uno spazio abitativo risalente al XII secolo, con tanto di angolo cottura costituito da pietre messe in circolo, con dentro della cenere bruciata e anche telline, piccoli ossi, lumachine, carapaci di tartaruga, denti di roditori. «Finora si sapeva di insediamenti medievali solo dai documenti come quelli conservati nell’Archivio di Santa Maria Nova – ha spiegato Riccardo Santangeli Valenzani, docente di archeologia urbana e medievale – questa è la prima volta che troviamo in concreto qualcosa».
Utilizzo del Colosseo nel Medioevo – Due gli ambienti scavati, il terzo e, successivamente, il decimo cuneo del Colosseo, che ha contribuito a chiarire la cronologia precisa della fase di spoliazione del monumento, databile tra il XII e il XIII secolo, e il tipo di insediamento con il relativo utilizzo dell’anfiteatro nel Medioevo. «Emergono due tipologie di sfruttamento dei cunei – ha continuato Valenzani – una abitativa nel XII secolo e la seconda nel XIII di un’attività lavorativa che era probabilmente di produzione di vino. Ce lo dice un calcatorium, la struttura per pigiare l’uva, che abbiamo trovato nella parte opposta al focolare. In più emerge quello che abbiamo sempre saputo, una attività di spoliazione dei marmi di travertino che è riferibile a due fosse di scavo laterali da cui è stato prelevato marmo».
Nuovo percorso visitabile – Grande la soddisfazione degli studenti che in due turni da 18 hanno materialmente lavorato allo scavo: « C’era un’area scura sul fondo – ha spiegato Alexander, il ragazzo che per primo ha individuato il focolare – poi sono emersi allineamenti di pietre, un riempimento carbonioso, infine i segni di bruciato e i resti della cucina». «Proseguiremo in altri cunei – ha ribadito il professore Santangeli Valenzani -. Chissà cosa possiamo trovare ancora». E intanto la direttrice del Colosseo, Rossella Rea, ha assicurato : «I ritrovamenti diventeranno parte di un nuovo percorso visitabile che allestiremo alla fine degli scavi».
Valentina De Simone