Lega: inaugurati ministeri a Monza

Ad arricchire il parterre dei ministri “in fuga” da Roma anche Maria Vittoria Brambilla. La responsabile del Turismo – insieme ai colleghi Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Roberto Calderoli – ha, infatti, deciso di trasferire alcuni dipartimenti del suo dicastero a Monza. Nel corso della cerimonia di inaugurazione, che si è svolta questa mattina, il leader della Lega ha più volte rimarcato l’importanza dell’operazione tesa a segnare l’avvio del decentramento. Ma al di fuori della Villa Reale di Monza (sede dei futuri nuovi uffici ministeriali) non sono mancati i cori di protesta.

Una rossa a Monza – “E’ l’inizio del decentramento. Poteva iniziare dando competenze alle Regioni, ma in un Paese dove non si vuol cambiare niente, abbiamo dovuto partire da qualcosa. E comunque questa è una iniziativa buona tanto che si è agganciata anche la rossa“. Con queste parole, il Senatur ha oggi tenuto a battesimo l’apertura degli agognati uffici ministeriali al Nord, ponendo l’accento sulla fresca “adesione” del ministro Maria Vittoria Brambilla, scherzosamente indicata come “la rossa”.

Lavori in corso – I dipartimenti distaccati verranno ospitati presso i locali della Villa Reale di Monza. Più precisamente in poco più di 100 metri quadrati dovranno coabitare il ministro Giulio Tremonti, il responsabile della Semplificazione, Roberto Calderoli e la Brambilla. Insieme a loro il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, al quale dovrebbe essere riservato un ambiente a parte. La sede, in fase di allestimento, dispone al momento solo delle scrivanie e delle foto del presidente della Repubblica e di Umberto Bossi.

La protesta degli antileghisti – A mostrare grande entusiasmo è stato Roberto Calderoli: “Questa sede – ha spiegato – diventerà anche una sorta di sportello per il cittadino, dove potrà rivolgersi chi ha dei problemi con Roma”. Un trasporto, quello del ministro padano, non condiviso dalle tante persone che si sono radunate all’ingresso della Villa di Monza per denunciare l’ennesima boutade leghista. “Vai a lavorare”, hanno urlato i protestanti all’arrivo di Umberto Bossi, reduce di un fresco intervento alla cataratta. E c’è anche chi, tra un fischio e l’altro, ha fatto il verso ai lamenti di stampo leghista urlando: “Monza ladrona“.

Maria Saporito