Melania, Parolisi intercettato: Se prendo chi è stato gli strappo il cuore

Ancora un’intercettazione ambientale. Ancora un soliloquio di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell’esercito accusato di aver ucciso la moglie Melania Rea, perché soffocato dalle pressioni provenienti dall’amante Ludovica Perrone, che da tempo aveva minacciato di mettere fine alla loro relazione se l’uomo non avesse risolto definitivamente il rapporto con la coniuge. Parolisi da martedì scorso è in carcere e in questi giorni, che appaiono decisivi per giungere alla soluzione del caso, ad attirare l’attenzione dei media sono i contenuti delle intercettazioni riguardanti le conversazioni che l’indagato ha tenuto con l’amante ma anche gli stessi monologhi di Parolisi. Sfoghi che hanno fatto insospettire gli inquirenti, circa la loro sincerità.

Sono un porco – Questo il contenuto dell’ennesima registrazione fatta dagli inquirenti. Parolisi si trova da solo e pare non capacitarsi del fatto di essere ritenuto l’unico sospettato: “Ti rendi conto amore mio , mi stanno accusando di averti ucciso, ti rendi conto amore mio, come cazzo si fa? Perché sono un porco di merda, ho fatto sempre lo schifoso, ho fatto sempre lo schifoso di merda, non mi mancava nulla. Ero così contento, diglielo tu da là sopra (per 2 volte) aiutaci tu (per 2 volte). Mannaggia, io, io sono stato. Mannaggia quel porco del diavolo (per 2 volte), io ho ucciso amore mio diglielo tu a questi sporchi, a questi sporchi di merda. Un uomo di merda, io ho fatto questo, io, mannaggia quel porco del diavolo. Mi mangerei il cuore se avessi davanti a me quello che ti ha toccato così, glielo strapperei dal petto; poi mi farei trent’anni di galera, come non li farei se lo prendessi questo porco di merda. A questi porci di merda che sono stati, mannaggia quel porco del diavolo mannaggia, io, io, capito io… Ma come cazzo si fa (per 2 volte),dicono che sono stato io. Mannaggia quel porco del diavolo, mannaggia”.

S. O.