Il giallo attorno alla morte violenta di Melania Rea continua a registrare nuovi sviluppi. Le redazioni dei giornali, per settimane costrette a ragionare su indiscrezioni e ipotesi non acclarate, vengono raggiunte da dati concreti, trascrizioni di intercettazioni e file multimediali che costituiscono i pezzi di un puzzle che forse potrà definitivamente essere ricomposto. Se non nell’immediato, comunque in tempi accettabili. Per dare un nome all’assassino della giovane mamma di Somma Vesuviana il cui cadavere venne trovato a Ripe di Civitella il 20 aprile scorso, due giorni dopo la scomparsa della donna.
Al momento a essere indagato per l’omicidio è Salvatore Parolisi, marito della vittima e caporalmaggiore del 235° Reggimento Piceno. L’uomo da martedì passa le sue giornate in cella, ma continua a dichiararsi innocente e periodicamente promette che la verità verrà a galla in maniera inconfutabile.
Telefonata – Per il momento, invece, gli inquirenti sembrano decisi a risalire all’identità del telefonista anonimo che il 20 aprile telefonò ai carabinieri per denunciare il ritrovamento del corpo. Per fare ciò hanno scelto di pubblicare il file audio della telefonata, così da sperare che qualcuno possa riconoscere la voce dell’uomo di mezza età che non si è più fatto vivo per dare il proprio contributo. Semplice paura? Volontà di rimanere lontano dai riflettori o altro?
Difficile dirlo finché non si riuscirà a capire di chi si tratta. A incuriosire un po’ è il tentennamento con cui l’uomo dice di essersi trovato nel Bosco delle Casermette per fare un giro. Solo emozione?
Questa la trascrizione della telefonata:
“Buonasera, 113”.
“Buonasera, telefono per denunciare una cosa, scolti (ascolti)…”.
“Da dove sta chiamando lei?”.
“Da Teramo…”.
“Teramo dove?”.
“Teramo stazione…Ascolti, a Ripe, Chiosco della Pineta…”.
“A Ripe dove? Ripe di Civitella?”.
“Sì…non so come dire.. ci sta nu corpo pé terra”
“Per terra dove? Dentro il chiosco?”.
“No fuori… Io stavo facendo una camminata…, ciao”.
Fonte video: Tvsei.it
S. O.