Ancora nessuna traccia del piccolo Jason, il neonato scomparso da Folignano circa un mese fa. Per il momento restano in carcere i genitori del bambino, Katia Reginella e Denny Prusciano, accusati di maltrattamento e sottrazione di minore. Le ricerche proseguono, dunque, e gli inquirenti vagliano nuove ipotesi, dal momento che ogni tentativo di ritrovare il neonato, fino a questo momento, è risultato infruttuoso.
Neonato seppellito vivo – L’ultima agghiacciante ricostruzione fatta dai magistrati di Ascoli Piceno è che il bambino possa essere stato seppellito vivo. Durante il primo interrogatorio, infatti, la madre del piccolo, pur tra mille contraddizioni, aveva dichiarato di aver involontariamente ucciso suo figlio: la donna, secondo quanto lei stessa ha raccontato, aveva il bambino di due mesi e mezzo in braccio, quando, ad un certo punto, le sarebbe scivolato, cadendo a terra. Credendo che il bambino fosse morto, la donna, presa dal panico, avrebbe seppellito il piccolo cadavere in un bosco di Castel Trosino, distante qualche chilometro da Folignano: «mi sembrava morto», avrebbe riferito la donna agli inquirenti. I magistrati, però, valutano l’idea che, in realtà, Jason non fosse morto, ma soltanto stordito a causa della caduta e, pertanto, la madre lo avrebbe abbandonato da qualche parte quando era ancora vivo.
Oggi sopralluogo – E’ iniziato oggi alle 10.30 il sopralluogo dei carabinieri presso l’abitazione di Piane di Morro dove il piccolo Jason viveva con i genitori. Alla perlustrazione parteciperà anche Danny Prusciano, padre non biologico del bambino. La speranza dei carabinieri, che saranno supportati dall’intervento dei Ris, è quella di trovare tracce ematiche e biologiche che possano confermare o smentire la versione dell’incidente data dalla donna. Il marito, infatti, continua a sostenere che il neonato sia stato trasferito all’estero ed affidato a terze persone. Intanto, le ricerche dei carabinieri, guidate dal comandante Alessandro Patrizio, continuano e, proprio ieri, sono state rivolte nei pressi di una cava dove alcuni testimoni avrebbero visto passeggiare Katia Reginella con il carrozzino. La perlustrazione della zona è stata supportata dal fiuto dei cani molecolari.
Francesca Theodosiu