Milano Jazzin Festival, Subsonica, Concerto, Foto. Non ce ne vogliano gli altri rocker nostrani, presunti o tali, ma il rock italiano ha un solo nome: Subsonica. Provate a chiederlo alla folla che ha riempito in ogni ordine di posto l’Arena Civica di Milano, che ha risposto entusiasta e instancabile per più di due ore al «Salta» di Samuel, che ha tenuto in alto le mani in una splendida coreografia, che si è accovacciata sul prato per poi esplodere verso l’alto e saltare, saltare ancora una volta.
La risposta sarà una soltanto: Subsonica.
Lo show. Inizio previsto per le 21,15, la band sale sul palco soltanto qualche minuto più tardi. E non è un vezzo da star ma semplicemente una gradita cortesia per chi sta ancora cercando di entrare all’Arena. Camicia rossa e cravattino nero per tutti: questa sarà la divisa per la prima parte del concerto. Samuel è decisamente in forma, salta da una parte all’altra del palco continuamente, canta, balla, alza le mani, è davvero scatenato. Il Boosta suona le sue “tastiere volanti”, e ogni tanto lo fa in posizione verticale, ogni tanto. Bass Vicio è praticamente una sfinge, come sempre; il Ninja, metronomo della band, è preciso e attento dietro la sua batteria. C-Max, chitarra, cori e mente del gruppo, è visibilmente compiaciuto mentre mira e rimira i fans scatenati sotto il palco.
La scaletta. Spazio a nuovi e vecchi successi. Dall’ultima fatica della band torinese vengono proposte “Eden”, “Istrice”, “Serpente”, “Benzina ogoshi”, ” Sul sole” e “La funzione” con la partecipazione sul palco del MJF dei Righeira.
Molti, come dicevamo, anche i brani più datati; tra gli altri, “Nuvole rapide”, “Depre”, “Colpo di pistola”, “Tutti i miei sbagli”, “L’odore”, “Aurora sogna”, “Discotecalabirinto”.
Un concerto davvero intenso, coinvolgente. C’è da scommettere che a molti dei presenti, l’indomani mattina, risuoneranno ancora nelle orecchie due incessanti inviti di Samuel: «Salta» e «Su le mani».
Pier Luigi Balzarini
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Fotografie di Pier Luigi Balzarini, in esclusiva per Newnotizie