Ancora senza esito le ricerche del piccolo Jason, il neonato di circa tre mesi scomparso da Folignano. Ieri pomeriggio, intervistato durante la trasmissione ‘Estate in diretta’, il nonno paterno del bambino, Daniele Pruscino, ha ribadito la sua convinzione, già fornita anche agli inquirenti, secondo cui il neonato si troverebbe in Svizzera.
Si cerca in Svizzera – «Jason è vivo al 98% e lo dovete cercare in Svizzera», queste le parole del nonno, che ha aggiunto: «Dove è veramente lo sa Katia, almeno penso, perchè da Katia non si ‘caccia’ niente». La versione della madre del neonato Katia Reginella, infatti, contrasta con quella del marito: secondo la donna il piccolo Jason sarebbe morto a causa di una brusca caduta mentre la donna lo teneva in braccio. Nonostante la ragazza abbia anche indicato ai carabinieri il luogo in cui avrebbe seppellito suo figlio, per il momento il cadavere del bambino non è stato ancora rinvenuto, anche se è previsto per oggi un ulteriore sopralluogo a Castel Trosino, dove Katia Reginella afferma di averlo abbandonato.
Carabinieri continuano le ricerche – Nonostante la convinzione del nonno paterno di Jason, secondo gli investigatori «serve qualcosa di più» per accertare la presenza di Jason in Svizzera; d’altronde l’uomo non avrebbe fatto altro che ribadire la versione già rilasciata anche dal padre, non biologico, di Jason, Denny Pruscino, che viene ritenuta, comunque, troppo generica, tanto da indurre gli inquirenti a risentire l’uomo, alla presenza del pm Carmine Pirozzoli. Qualora Pruscino dovesse riconfermare la sua versione, è previsto un confronto con la la moglie, chiesto proprio dal legale di lui, avv. Felice Franchi. Le ricerche in Svizzera, comunque, vanno avanti, grazie anche al supporto della polizia elvetica che, fino ad ora, ha coperto le aree di Basilea, Zurigo e Ginevra, presso amici e parenti della coppia.
Tracce biologiche e di sangue – Una svolta alle indagini potrebbe essere data dagli esiti delle analisi sulle tracce di sangue trovate a casa dei genitori di Jason, nonché sulle tracce biologiche rinvenute all’interno dell’auto di Danny Pruscino, anche se non è detto che appartengano al bambino. Le analisi dei Ris, comunque, non sono ancora concluse e lunedi è previsto un vertice nella caserma di Tor di Quinto, a Roma, per decidere sulla prosecuzione della perizia.
Francesca Theodosiu