Scena da guerriglia al cantiere Tav. La Digos è sulle tracce dei colpevoli della nottata di guerriglia al cantiere Tav della Maddalena di Chiomonte (Torino). Secondo la polizia, il bilancio dei disordini, durati per circa due ore, è di sei feriti fra le forze dell’ordine: un dirigente e tre agenti di Polizia, un maresciallo dei carabinieri e un agente della Guardia di Finanza. Verso mezzanotte, almeno duecento persone, aderenti all’area antagonista, di matrice autonoma e anarchica, la maggior parte con i volti coperti da caschi e maschere antigas, hanno attaccato il cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione con bombe carta, grosse pietre, petardi e fumogeni. Due i fronti da cui i No Tav hanno sferrato l’attacco: l’area archeologica, che già nei giorni scorsi ha riportato gravi danni, e la zona sottostante il viadotto autostradale Clarea dell’A32 Torino Bardonecchia, che è rimasta chiusa al traffico fino alle 3 della mattina.
Sulle tracce dei colpevoli. Sono in corso sette perquisizioni a cura della Digos di Torino a carico di autonomi e anarchici, contestatori Tav, in relazione ai disordini verificatisi in Valle di Susa nei giorni scorsi,”attacchi protratti nel tempo con veemenza” spiegano dalla questura. Due perquisizioni sono in atto in località della Valle stessa, le altre a Torino e nella cintura del capoluogo piemontese. Cinque perquisizioni sono realizzate su iniziativa della polizia per la ricerca di armi ed esplosivi utilizzati dai contestatori no Tav; due sono state disposte dall’autorità giudiziaria. Al momento gli agenti della Digos hanno sequestrato alcune fionde, petardi e maschere antigas.