Con la crisi che incombe e la speculazione che minaccia la stabilità (di per sé discutibile) del nostro Paese, la politica non sembra intenzionata ad andare in vacanza.
Il Partito Democratico, come riportato oggi dal segretario Pierluigi Bersani, chiederà, infatti, che il Presidente del Consiglio, con tutto l’esecutivo, riferisca in aula prima della pausa estiva sullo stato dell’economia italiana.
Ancora più netta la posizione dell’Italia dei Valori: appoggiando la richiesta dei democratici, il partito di Di Pietro ha anche annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia contro il premier.
PD: subito in Parlamento, elezioni possibili – “La difficile situazione del Paese, le tensioni sui mercati, i segnali di difficoltà che provengono dall’Europa e dagli Stati Uniti e che hanno effetti diretti sulla condizione economica, sociale e finanziaria italiana, l’appello al governo venuto dalle forze economiche e sociali del Paese, – si legge nella lettera consegnata dai capigruppo del PD a Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, nelle mani dei presidenti di Camera e Senato – ci impongono di insistere affinché il presidente del Consiglio venga a riferire in Parlamento sulla situazione del Paese e sulle iniziative dell’esecutivo”.
Con la speranza che Berlusconi possa decidere di concludere la legislatura, a fronte delle gravi difficoltà economiche, traendo insegnamento dalla scelta del premier spagnolo Zapatero, che ha voluto traghettare il Paese verso nuove elezioni anticipate.
“Le elezioni annunciate da Zapatero per l’autunno – ha spiegato il vicesegretario del PD Enrico Letta – dimostrano che l’avvio di una fase nuova con il ricorso al voto e’ un’opzione possibile per aprire la prospettiva di un governo piu’ forte, giungendo anche per questa via a dare un messaggio di stabilita’ ai mercati”.
IdV: Lega eversiva, Berlusconi se ne vada – Anche l’Italia dei Valori ha voluto sottoscrivere la richiesta al premier di riferire in Parlamento sull’operato dell’esecutivo, aggiungendo però al quadro la presentazione di una mozione di sfiducia al Governo, resa necessaria dalle vicende dei “Ministeri al Nord, dall’assenza di risposte alla crisi, dagli scandali che coinvolgono ministri e dai guai giudiziari del premier”.
“Il Governo – si legge ancora nella nota del partito di Di Pietro – non ha più né onorabilità, né credibilità, né titolo morale a guidare il Paese“.
Per di più a pregiudicare la legittimità del Governo non sarebbe solamente il comportamento del Presidente del Consiglio o l’inadeguatezza delle norme adottate contro la crisi economica, ma anche l’atteggiamento “costituzionalmente eversivo” della Lega Nord.
“Le dichiarazioni del ministro Bossi sono l’ulteriore conferma della natura costituzionalmente eversiva della proposta leghista di delocalizzare i ministeri sul territorio nazionale. – ha commentato il portavoce IdV Leoluca Orlando – La Lega dimostra di aver ignorato le parole del Capo dello Stato e di disprezzare la nostra Carta”.
Mattia Nesti