F1, pole Ungheria – Non è stato un netto dominio dei campioni del mondo nonostante l’Hungaroring sia uno dei tracciati ove l’aerodinamica conti molto di più dell’efficienza meccanica. Già dalle libere si era notato un certo livellamento delle prestazioni tra Red Bull, Mclaren e Ferrari, ma alla fine la pole position è tornata nelle mani di Sebastian Vettel, bravissimo a segnare il giro più veloce proprio nell’ultimo delicato minuto delle qualifiche. Il pilota tedesco anche questa volta ha fatto davvero la differenza, ridimensionando gli obbiettivi degli avversari grazie alla sua incredibile capacità nel trovare da subito il limite della vettura. Impressionante poi il distacco rifilato al compagno Webber, solo sesto a ben sei decimi dalla vetta.
Mclaren resiste – La coppia tutta inglese Hamilton-Button si prende la seconda e terza casella, confermando l’incredibile ed improvviso miglioramento della Mp4/26 culminato con la vittoria di sette giorni fa in Germania. Anche qui a Budapest la squadra di Woking può tranquillamente puntare al massimo risultato possibile, magari centrando una doppietta preziosa per il campionato costruttori. Leggermente in affanno invece la Ferrari, quarta e quinta con Alonso per la prima volta battuto in qualifica da Felipe Massa. Il brasiliano infatti è riuscito a sfruttare al meglio sia l’efficacia della rossa di Maranello che il consumo gomme, non riuscendo però a nascondere una leggera flessione in negativo nelle prestazioni rispetto a quanto visto ieri.
Problema degrado – Gli uomini in rosso sono molto preoccupati per il grande degrado delle mescole Pirelli, nettamente peggiore rispetto agli altri due Top-Team. Fattore che non solo ha messo in difficoltà Alonso, non in grado di segnare un crono veloce in tutti e tre i settori, ma che potrebbe segnare pesantemente tutta la gara di domani, soprattutto per quanto riguarda il ritmo gara. Le possibilità di vincere si sono già ridotte e l’obbiettivo più realistico è quello di un podio, comunque ottimo contando il profondo gap di inizio anno con tanto di doppiaggio a Barcellona, pista per molti versi simile a questa in Ungheria. Da notare infine il decimo tempo di Perez, riuscito ad entrare nella Q3 con la piccola Sauber. A seguire la grigia di partenza:1)Sebastian Vettel 2)Lewis Hamilton 3)Jenson Button 4)Felipe Massa 5)Fernando Alonso 6)Mark Webber 7)Nico Rosberg 8)Adrian Sutil 9)Michael Schumacher 10)Sergio Perez 11)Paul di Resta 12)Vitaly Petrov 13)Kamui Kobayashi 14)Nick Heidfeld 15)Rubens Barrichello 16)Jaime Alguersuari 17)Pastor Maldonado 18)Sebastien Buemi 19)Heikki Kovalainen 20)Jarno Trulli 21)Timo Glock 22)Vitantonio Liuzzi 23)Daniel Ricciardo 24)Jerome d’Ambrosio
Riccardo Cangini