Ansia: il problema è nella parte destra del cervello

Attacchi d’ansia. Circa sette milioni e mezzo di italiani soffrono di ansia e sono abituali consumatori di ansiolitici. Terrore, panico e una sensazione che tutto attorno a noi non vada per il verso giusto. Sono queste le emozioni che si sviluppano nel nostro cervello quando si è colpiti da un attacco d’ansia. Il disturbo d’ansia cronica impedisce a molte persone di vivere i giorni nella loro semplicità impedendo di fare molte di quelle cose che si considerano basilari per la vita di una persona. Una passeggiata nel parco viene vissuta come un pericolo, la ricerca di un vestito come un’impresa da raggiungere e non più come un piacere. Il perché si soffre di questi attacchi di ansia è stato svelato da alcuni scienziati italiani e pubblicato di recente nella rivista dell’Università di Cambridge, Psychological Medicine.

Il problema nella parte destra del cervello. L’ansia dipenderebbe da un problema di comunicazione tra le aree dell’emisfero destro del nostro cervello. Gli scienziati hanno studiato le zone del cervello di pazienti affetti da ansia e di pazienti sani, si hanno riscontrato che nei primi la parte dell’emisfero destro non consente una diffusione regolare del coefficiente che permette la diffusione dell’acqua, sia nella materia bianca che nel corpo calloso. In poche parole, sarebbe proprio questa mancanza di lavoro del coefficiente dell’acqua che permette un’informazione generale tra le parti del cervello e non solo, a determinare un’alterazione a livello degli stimoli che da questa parte del cervello prendono il via.

Daniela Ciranni