La proposta di Calderoli: Niente ferie, pensiamo alla crisi

Per Roberto Calderoli non è tempo di abbassare la guardia. Lo spettro della crisi economica, che minaccia di mordere il nostro Paese, ha spinto il ministro per la Semplificazione a ipotizzare soluzioni tempestive. “Davanti ad una crisi come quella che stiamo affrontando – ha osservato il leghista – credo che la politica non abbia il diritto di andare in ferie“. Un’osservazione che il dirigente della Lega ha esteso anche ai sindacati e alle associazioni imprenditoriali, ai quali ha rivolto l’invito a partecipare a un campus estivo.

La crisi annulla le vacanze – “Davanti ad una crisi come quella che stiamo affrontando io credo che la politica non abbia il diritto di andare in ferie e che non lo abbiano neppure le associazioni imprenditoriali, le forze sindacali e le parti sociali“. Il ministro in camicia verde, Roberto Calderoli, ha le idee chiare: il difficile momento finanziario, che rischia di trasformare i nostri titoli di Stato in cartastraccia, deve essere affrontato con fermezza e tempestività. E con spirito di sacrificio: “Propongo che in agosto tutti cancellino le ferie – ha ribadito il leghista – e ci si trovi tutti per un campus per lo sviluppo economico da cui far emergere un programma di lavoro per l’autunno”.

Lavoro di squadra – “Ne ho parlato con il ministro Tremonti – ha continuato il responsabile della Semplificazione – e mi ha detto che è d’accordo. Io sono pronto e sono aperto a qualsiasi proposta per la scelta della località da parte delle forze sociali che vogliono lavorare con noi a questo cantiere estivo. Del resto – ha notato Calderoli – dalle forze sociali e dalla Confindustria è arrivata una sollecitazione ad operare che non possiamo lasciare inascoltata. Noi le proposte le abbiamo in mente, ma vogliamo ascoltare anche quelle degli altri. Non si può attendere settembre – ha concluso l’esponente del Carroccio – perché per quel mese occorre avere già le proposte pronte”.

Il sì dei sindacati – E i sindacati? Come hanno reagito all’insolita proposta lanciata dal ministro padano? “Le parti sociali sono più che favorevoli a discutere dell’agenda per lo sviluppo – ha detto il segretario della Uil, Luigi Angeletti – Che si possa lavorare durante il mese di agosto non lo trovo uno scandalo ma un fatto positivo. L’importante è che questo possibile appuntamento – ha precisato – non si trasformi nel solito teatrino perché più che studiare dobbiamo trovare soluzioni”.

La speculazione non va in ferie – Disco verde anche dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: “E’ positivo – ha detto – che vari esponenti politici di maggioranza e di opposizione abbiano manifestato la volontà di incontrare le parti sociali nei prossimi giorni, ma più che di un campus – ha notato – abbiamo bisogno delle sedi istituzionali dove poter decidere insieme in un clima di rinnovata concertazione le risposte urgenti ed adeguate per fronteggiare la crisi. La speculazione non va in ferie – ha ricordato Bonanni – quindi bisogna fare presto“.

Cgil: La manovra da cambiare – Più cauta la reazione della numero uno della Cgil, Susanna Camusso, che ha posto come conditio sine qua non la modifica del provvedimento targato Giulio Tremonti: “Non ci sottrarremo al confronto – ha detto –  deve però essere chiaro che si deve partire dal cambiare la manovra perché è iniqua e impedisce la crescita e lo sviluppo”. Scettico, infine, il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario, che si è interrogato sull’attendibilità dell’ultima “provocazione” leghista: “La proposta di un campus per lo sviluppo economico da cui far emergere un programma di lavoro per l’autunno – ha detto – sarebbe interessante, sempre che sia veritiera”.

Maria Saporito