Anders Behring Breivik e lo psichiatra giapponese: il responsabile dell’attentato di Oslo e dell’orrenda mattanza perpetrata sull’isola di Utoya, il trentaduenne Anders Behring Breivik, ha rifiutato di comunicare con i due psichiatri norvegesi, Synne Soerheim e Torgeir Husby, invitati a studiare le condizioni del serial killer per volere diretto del tribunale che sta seguendo il caso. Ai medici convocati toccherebbe l’arduo compito di stabilire se il giovane estremista fosse in grado di intendere e di volere durante la strage; infatti l’avvocato di Breivik sta tentando di portare avanti tale teoria finalizzata ad evitare che il suo assistito possa essere penalmente perseguibile.
Deliri sull’onore: a scombinare i piani del suo legale ci pensa Breivik che ha chiesto di essere seguito da uno psichiatra giapponese in grado, secondo lui, di capirlo meglio di un europeo. E’ proprio l’avvocato dell’omicida a rendere pubbliche le nuove volontà del killer “il mio cliente ha chiesto di essere seguito da un esperto giapponese. Il punto è il concetto dell’onore: il mio cliente ritiene che un giapponese lo capisca meglio di un europeo” questo ha asserito Geir Lippestad al quotidiano Dagens Naeringsliv. A supporto di questo desiderio si è espresso anche Thomas Heggamer, esperto norvegese di terrorismo, il quale ha rivelato, in una recente intervista alla France Presse, che Breivik si è dimostrato profondamente affascinato dalla cultura nipponica e coreana, tale ammirazione emergerebbe dal delirante manifesto stilato dall’assassino stesso.
Nella mente del killer: difficile stabilire quali demoni alberghino la mente di Breivik, a prescindere dalla nazionalità del professionista chiamato ad esprimere una perizia tanto complessa. L’unico dato che viene continuamente registrato dal giorno della carneficina è la freddezza del trentaduenne che, mentre sparava, viene ricordato dai superstiti di Utoya come fermo e pacato. Tale medesima freddezza e incrollabile fede nelle proprie, deliranti, certezze contraddistingue ancora l’atteggiamento indecifrabile del responsabile di una mattanza impossibile da dimenticare.
Valeria Panzeri