Roma – Borse ancora in forte calo questa settimana. L’Ue approva la manovra Italiana. Il premier domani in Aula. Bersani: “La smetta di raccontare favole”.
Crisi profonda – In Borsa oggi si consuma un’altra giornata nera. Solo ieri bruciati quasi 15 miliardi. Resta alta l’attesa delle notizie dagli Stati Uniti, dove oggi si vota la manovra economica per ridurre il debito Americano.
Proprio oggi la Commissione europea si dice “pienamente fiduciosa” delle misure prese dall’Italia per fronteggiare la crisi. A riferirlo è la portavoce Chantal Hughes rispondendo ad una domanda sulla crescita dello spread tra i Btp e i bund tedeschi.
La Hughes ha detto anche che la situazione del nostro Paese è “molto simile” a quella della Spagna per quanto riguarda l’economia, le tensioni sui mercati e la crescita del differenziale con i bund tedeschi e che entrambi i Paesi “stanno prendendo le misure necessarie per ripristinare l’economia e fare le riforme concordate”.
Berlusconi domani in Aula – Il premier domani sarà in Aula alle 15,00 per informare sulla situazione economica nel nostro paese.
Dopo l’intervento del premier sarà la volta del dibattito. L’orario nel pomeriggio, viene spiegato, è stato individuato secondo la disponibilità data dal presidente del Consiglio. Il suo discorso, e gli interventi dei gruppi, saranno in diretta televisiva.
Alle 17.30, sarà la volta del Senato dove il premier parlerà alle 17.30. Subito dopo i gruppi parlamentari avranno 10 minuti ciascuno per le repliche.
Bersani: Basta favole – “Io non sono molto fiducioso, ma se devo metterci una piccola speranza è che almeno stavolta ci sia un’analisi veritiera e che non si racconti la solita favola. Per noi questa è la premessa” fa sapere il segretario del Pdl Pier Luigi Bersani.
“Basta con questa giaculatoria che l’opposizione deve proporre. Cosa vuoi collaborare se sono tre anni che il governo dice che andiamo meglio degli altri e non si accorge che perdiamo il triplo degli altri. Se uno comincia a ragionare allora si può discutere. Dovevano ascoltarci in questi tre anni, non chiederci ora collaborazione“.
Antonio Di Pietro chiede le dimissioni del governo. “Quando c’è una crisi bisogna affrontare. Il problema dalla testa ovvero da questo governo che sta perdendo credibilità sul piano nazionale ed internazionale con il risultato che sul piano economico nessuno si affida a noi . Crisi di governo, scioglimento delle camere e nuove elezioni sono la prima ed unica ricetta perché anche da noi come in Spagna si possa dare una rinnovata credibilità“.
Matteo Oliviero