Calciomercato Juventus – Il mercato della Juventus continua ad essere in fermento. Risolta la questione attaccante, ora i bianconeri cercano un esterno e un difensore. Juan Manuel Vargas continua ad essere l’oggetto del desiderio del club torinese e risponde alle caratteristiche di quell’esterno alto in grado di ben figurare nel modulo disegnato da Antonio Conte. Il peruviano, tuttavia, rimane un obiettivo difficilmente raggiungibile, fondamentalmente per via delle strategie di mercato della Fiorentina. I viola infatti hanno deciso che non cederanno il capitano della Nazionale peruviana se non in cambio di contanti, rifiutando quindi qualsiasi ipotesi di contropartite tecniche. Vengono così a cadere le prospettive di uno scambio con Quagliarella piuttosto che Bonucci. Tale prospettiva quindi ridimensiona le possibilità della Juventus di ingaggiare Vargas. Sul peruviano potrebbero tornare all’assalto squadre molto importanti come il Chelsea che potrebbe permettersi di spendere denaro contante per l’ingaggio dell’esterno. Non è da escludere nemmeno un ritorno di fiamma da parte di Milan e Inter: entrambe potrebbero rinverdire un interesse già ampiamente palesato nel mese di gennaio.
Caccia al difensore. Alex o Lugano? – L’altro reparto da puntellare in casa bianconera è quello arretrato. Sfumati Kjaer e Silvestre, il sogno rimane il difensore brasiliano Alex del Chelsea. Il nuovo tecnico dei blues Villas Boas non lo ritiene utile nel suo progetto e per questo l’ex giocatore di Santos e PSV Eindhoven potrebbe lasciare Londra per una cifra vicina ai 10 milioni. Conte lo abbraccerebbe a braccia aperte, il brasiliano sarebbe perfetto per guidare la difesa, la sua esperienza e il suo carisma sono quello che la Juve sta cercando. Caratteristiche che possiede anche Lugano, difensore capitano dell’Uruguay che piace molto alla dirigenza juventina: per lui il prezzo è di 3 milioni e mezzo, ma potrebbe liberarsi a 0 nel caso in cui il Fenerbahçe dovesse retrocedere a causa dello scandalo scommesse in Turchia, per questo Marotta non ha fretta di chiudere.
Marco Valerio