Due settimane dopo, la storia si ripete. Domattina, con inizio alle ore 9,30, il caporalmaggiore del 235° Reggimento Piceno, Salvatore Parolisi, dovrà affrontare per la seconda volta un interrogatorio di garanzia. A differenza di quanto accaduto il 20 aprile scorso, stavolta colui che è accusato di aver assassinato Melania Rea, sua moglie, a Ripe di Civitella il 18 aprile scorso si troverà davanti un gip afferente alla Procura di Teramo, ovvero quella a cui sono stati trasferiti i fascicoli dell’inchiesta dopo che è stata confermata l’incompetenza territoriale di quella di Ascoli Piceno.
Attesa – L’interrogatorio di garanzia rientra a tutti gli effetti nella prassi giuridica a seguito dell’emissione della nuova ordinanza di custodia cautelare per l’indagato. Tuttavia, quello di domani sarà un evento che tutti coloro che da mesi seguono il caso attendono con curiosità: quale sarà l’atteggiamento di Salvatore Parolisi questa volta? Si avvarrà ancora una volta della facoltà di non rispondere o instaurerà un confronto aperto con il gip di Teramo Giovanni Cirino?
Al momento non è trapelata nessuna indiscrezione sulla strategia difensiva che verrà adottata dal caporalmaggiore in sinergia con i suoi due avvocati difensori, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile; ma non ci sarebbe da stupirsi se il silenzio ricoprirà il ruolo di protagonista anche domattina.
I legali del presunto uxoricida negli ultimi giorni hanno avanzato l’ipotesi secondo cui gli inquirenti avrebbero agito seguendo una tesi precostituita che li avrebbe, di conseguenza, portati a non porre la dovuta attenzione ad alcuni elementi che, sempre stando alle parole degli avvocati, dimostrerebbero l’esistenza di particolari che dovrebbero rimettere in dubbio l’intero impianto accusatorio.
Si tratta della foto scattata a Colle San Marco – la località in provincia di Ascoli Piceno da cui secondo Parolisi ebbe tutto inizio – da alcuni ragazzini il giorno in cui Melania scomparve e della presenza di capelli, appartenenti a una donna, addosso al cadavere.
Di questo e di altro ancora, probabilmente, si parlerà domani nel corso dell’interrogatorio. Ma Parolisi aprirà la bocca?
S. O.