Marchionne con Napolitano: Serve leadership più forte

Dalla parte del capo dello Stato. “Non ci possiamo più permettere questa confusione: sto con Giorgio Napolitano, è il momento della coesione. E’ necessaria una leadership maggiore che ridia credibilità al nostro Paese. Il problema mio e, credo, di molti dirigenti italiani è che non sappiamo con chi parlare. Il mondo non capisce la nostra confusione, non capisce cosa accade in Italia e tutto ciò ci danneggia moltissimo”. Intervistato dall’agenzia Ansa, l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne fa il punto sulla situazione politica italiana e non usa mezzi termini nel descriverne i mali: “C’è chi ha compiuto scorrettezze nella sua vita quotidiana. In altri paesi sarebbe costretto a dimettersi immediatamente, da noi, invece, non succede nulla“.

Il modello made in Usa. Dagli Stati Uniti, dove si trova per motivi di lavoro, l’ad di Fiat Group prova a fare un paragone tra Usa e Italia riguardo ai rapporti delle aziende con le parti sociali: “Qui è tutto molto più semplice, il sindacato con cui trattare è uno specifico, la UAW (United Auto Workers). In Italia, invece, bisogna parlare con sette enti rappresentanti i lavoratori e ciò non facilita un accordo con i lavoratori. Ho appena incontrato Bob King, presidente di UAW, il quale mi ha spiegato la sua versione del sindacato. Sa di trovarsi in un mercato globalizzato e per questo il loro obiettivo è quello di lavorare insieme all’azienda per migliorare la qualità del prodotto. Questa è l’unica via per realizzare più vendite”. Infine, un commento sulle nozze tra Fiat e Chrysler. “Sono partner ideali, perfetti per integrarsi. Non c’è spazio per i nazionalismi o per cercare di essere padroni l’uno dell’altro”.

R. E.