Smettere di fumare mette di cattivo umore

Dire addio al fumo rende tristi. Perché? Smettere di fumare di fumare è un’impresa difficile. Quando poi si riesce a dire basta alle bionde, aumentano la tristezza, l’ansia e il malumore. Il perché è stato dimostrato da uno studio apparso sulla rivista Archives of General Psychiatrya curata da scienziati del Centre for Addiction and Mental Health e dell‘Università di Toronto. Una tesi semplice: quando si smette di fumare si è spesso tristi e il 50% dei tabagisti preferisci riprendere il vizio piuttosto che passare giorni di cattivo umore. Perché?

Lo studio. Gli scienziati hanno realizzato uno studio per dimostrare che smettere di fumare mette di cattivo umore. Il responsabile sarebbe un enzima, Monoamina-ossidasi A, che metabolizza le sostanze chimiche che migliorano l’umore. La colpa, dunque, non è solo della nicotina che crea dipendenza, ma anche dell’enzima . Per questo smettere di fumare provoca spesso stati di depressione. Lo studio ha messo a confronto due gruppi di fumatori; uno composto da 12 persone sane che fumavano dalle 15 alle 24 sigarette e uno composto da un gruppo di persone che fumavano più di 25 sigarette al giorno. Dai risultati è emerso che i livelli del suddetto enzima Mao-A, aumentavano, specialmente nel gruppo di fumatori incalliti. “Questi risultati hanno implicazioni significative per chi vuole smettere di fumare”, sottolineano gli studiosi. L’idea è infatti di far partire al più presto la ricerca per mettere a punto farmaci inibitori del Mao-A, che potrebbero facilitare l’impresa di liberarsi dal vizio del fumo.

Daniela Ciranni