Economia, Bersani apre al confronto: Ma Berlusconi si faccia da parte

Roma – Il leader del Pd Bersani apre al confronto con la maggioranza, ma solo a patto che Berlusconi si faccia da parte.

I cinque punti – I cinque punti su cui Bersani intende aprire il confronto sono: riforma del fisco e della Pubblica amministrazione, liberalizzazioni, nuove politiche industriali e correzione della manovra: sono proprio queste le cinque priorità per il paese che il segretario del Pd Luigi Bersani elenca in una lettera al Sole 24Ore e su cui, dice, il partito è pronto a confrontarsi, a patto che Berlusconi lasci la carica di premier.
Ci sono cinque cose da fare prima di ogni altra”, ha affermato Bersani parlando delle urgenze per l’economia e la crescita del nostro paese.
Prima cita la prima è la riforma della Pubblica amministrazione, “con obiettivi di semplificazione, di risparmio, di efficienza su un arco di temi che va dalle istituzioni alle strutture amministrative, alle autorizzazioni, alle società pubbliche fino alla giustizia civile, passando per i costi della politica”.
Poi la seconda è la riforma fiscale, “con obiettivi stringenti di recupero dell’evasione e di spostamento del carico dalla produzione alla rendita”.
Il terzo punto sono le liberalizzazioni, “con una dozzina di misure capaci di tagliare incrostazioni e favorire lo sviluppo delle attività economiche”.
Il quarto, “politiche industriali orientate alle reti, alla tecnologia e alla ricerca, all’efficienza energetica, alla dimensione d’impresa, indirizzandole in particolare alle risorse potenziali del Sud”.
L’ultimo punto è “la riforma della manovra economica, fermo il vincolo di pareggio, riducendo iniquità e spinta recessiva, riselezionando sia i tagli di spesa sia il carico fiscale con misure immediate di anticipazione della riforma del fisco, con opportune dismissioni e con ragionevoli interventi sul patto di stabilità e sui pagamenti”.
Berlusconi faccia un passo indietro  – L’unica condizione per poter parlare di questi cinque punti con la maggioranza secondo Bersani sono le dimissioni di Silvio Berlusconi.
Le principali cose da fare richiedono tempo, credibilità e un clima di convinto sforzo comune. E da dove possono venire tempo e credibilità se non da una visibile svolta politica, cioè da una discontinuità che non venga percepita come gattopardesca?”.
Se c’è un gesto di consapevolezza di chi governa, se c’è un passo indietro, noi siamo pronti a prenderci la responsabilità di uno sforzo comune”, sottolinea il segretario del Pd. “Chi pensa che si possa andare avanti così fino al 2013, si carica di una drammatica responsabilità. Piuttosto di questa illusione, sarebbe meglio il voto anticipato come impegno a una ripartenza su basi nuove, programmi nuovi e nuove energie”.

Matteo Oliviero