La Russa replica al generale Lenzi: Ridicolo andare in cravatta in Afghanistan

Una questione di forma. ”Io troppo casual? Non me la prendo certo con un generale abbondantemente in pensione, a cui porto rispetto per i capelli bianchi. Non si è però accorto che eravamo in mezzo all’Afghanistan: andare lì in giacca e cravatta forse ai suoi tempi era logico, oggi non lo è. In quelle occasioni si sta con la tuta mimetica: io me la sono tolta perché tutti vanno con la mimetica in Afghanistan, ma quando ci vado io fa titolo sui giornali”. Ignazio La Russa replica così al generale Giuseppe Lenzi, consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica Militare, che in una inusuale lettera ha condannato senza mezzi termini “l’abbigliamento inidoneo” usato dal ministro della Difesa presso la base del Regional Command West, in occasione di una cerimonia militare.

La lettera del generale Lenzi. ”La Sua camicia azzurrina, sportivamente slacciata, ed il Suo scuro maglioncino a ‘V’ (oltre ai pantaloni troppo abbondantemente ricadenti sui talloni), certamente appropriati per presenziare ad una cerimonia di scambio di gagliardetti fra bocciofile, non hanno conferito, all’evento in fieri (lo scambio di consegne tra Julia e Folgore, ndr), quell’importanza ch’esso si proponeva di raffigurare”, è il duro contenuto della lettera. “Lo sventolio del nostro amato tricolore, ai venti delle terre straniere, lontano dagli affetti e dal caldo tepore della madre patria, costituisce profondo motivo per  indurre gli animi di ‘noi’ militari a patire ogni contingente asprezza e tener alto il senso del dovere e dell’onore”, sottolinea l’Anuam. “E’ per onorare il tricolore che il caporal maggiore Capo Gaetano Tuccillo, da Lei accolto oggi al suo rientro in Patria avvolto in un identico Tricolore, ha donato la sua vita all’Italia” ed ”è per onorare quel vessillo (che, purtroppo,  elevati ed inqualificabili esponenti di fede politica contigua alla sua userebbero per nettarsi…) – si legge ancora – che La prego di voler conferire alle cerimonie militari cui parteciperà, quell’austerità, anche formale, che, nelle polveri afghane, Ella ha involontariamente offuscato”.