La notizia arriva con un comunicato dei talebani afghani. Sono loro a rivendicare l’abbattimento di un elicottero Chinook americano, sul quale hanno perso la vita trentuno soldati statunitensi e sette afghani appartenenti alle forze speciali. Trentotto morti in tutto, la maggior parte dei quali soldati Nato. L’incidente, secondo un comunicato dei servizi stampa presidenziali a Kabul, sarebbe avvenuto sarebbe avvenuto nella provincia centrale di Maidan Wardak, nell’est del paese.
A confermare la notizia è stato un ufficiale militare statunitense, parlando di un velivolo abbattuto dagli insorti impegnati in uno scontro con le forze della coalizione. Dall’inizio delle operazioni militari nel 2001, mai un bilancio di morti era stato così pesante per le truppe Usa. L’elicottero dell’Isaf, che operava sotto il comando Nato, è stato colpito da un razzo lanciato nella valle di Tangi, ed immediata è arrivata la rivendicazione da parte del portavoce dei talebani Zabiullah Mujaheed.
La dinamica dell’attacco sarebbe stata confermata anche da un testimone, che ha riferito di un missile sparato da terra: “L’elicottero – questo il racconto – era atterrato sul tetto della casa di un capo talebano, mentre altri elicotteri volavano in zona, ne è nata un sparatoria, appena il mezzo ha tentato di riprendere quota, è stato centrato da un razzo precipitando al suolo”.
Una tragedia che ha spinto ad intervenire anche il presidente Hamid Karzai, il quale si è affrettato a porgere le sue condoglianze “a Barack Obama ed ai familiari delle vittime”. Al momento la Nato ha confermato solo che uno dei suoi elicotteri è precipitato ma non ha fornito alcun bilancio. “L’Isaf sta indagando sulle circostanze dell’incidente, le informazioni che abbiamo riportano di attività nemiche nella regione”.
Un attacco simile ai danni di un altro elicottero Chinook da parte dei talebani, c’era già stato nel giugno del 2008, quando il velivolo era stato abbattuto nella provincia di Kunar. Allora furono sedici i militari statunitensi a perdere la vita. E prima di ieri era rimasto quello l’attacco più grave che l’Alleanza aveva subito in Afghanistan.
Cristiano Marti