Cina, fuga radioattiva da sottomarino: Pechino smentisce, dubbi restano

Pericolo radioattività – Il sito web statunitense Boxun.com aveva diffuso ieri la notizia di un anomalo incidente accaduto lo scorso 29 luglio a un sottomarino cinese a propulsione nucleare, il quale avrebbe provocato una copiosa perdita di elementi radioattivi nella zona della baia di Bohai, situata al largo delle coste nordorientali della Cina. La notizia, sebbene censurata da media cinesi, era stata rilanciata da blogger giapponesi e coreani e aveva presto fatto il giro del mondo, anche perché citava come fonti le voci di alcuni esperti in materia nucleare residenti nella città costiera di Dailan, sede e centro nevralgico di una delle più importanti basi della marina militare cinese. Boxun.com, sito in lingua cinese realizzato negli Usa e fortemente critico verso il governo del Paese asiatico, ha raccontato che, nel momento in cui è scattato l’allarme radioattività, a bordo del sommergibile erano presenti alcuni ingegneri della società “China Times Electronics Corporation”, i quali stavano allestendo alcuni equipaggiamenti elettronici.

Pechino smentisce – Interpellato dal governo sudcoreano in merito all’incidente, il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha affermato che di “non essere a conoscenza dell’accaduto”. Tuttavia, di fronte alle richieste di informazioni sempre più incalzanti, Pechino ha deciso di prendere tempo. “Un incidente di questo genere non può essere confermato facilmente” ha convenuto il governo cinese, non offrendo tuttavia ulteriori dettagli che possano svelare eventuali indagini in corso. La Cina possiede almeno sei sottomarini a propulsione radioattiva su una flotta che conta circa settanta esemplari. Un incidente sarebbe quindi potuto accadere: tutto rimane comunque in attesa di riscontri. Boxun.com, il sito web che ha lanciato la notizia, non è nuovo a questo tipo di interventi. Infatti, già in passato aveva rivelato scoop e scomode verità del governo di Pechino basandosi sulle rivelazioni offerte da alcuni fonti interne, tuttavia ha anche preso qualche granchio. Lo scorso 6 luglio pubblicò infatti la notizia, poi rivelatasi infondata, della morte dell’anziano politico cinese Jiang Zemin, uno dei più importanti esponenti del Partito Comunista Cinese.

Emanuele Ballacci