Roma – Berlusconi annuncia le misure per fronteggiare la crisi: dalla riforma del mercato del lavoro alla “madre di tutte le liberalizzazioni“, ovvero “tutto è libero tranne ciò che è vietato“. Un cambio di rotta dopo le pressioni della Bce.
Bersani: “Colpo gravissimo l’anticipo senza modifiche“. Bossi: “I nostri titoli stavano diventando carta straccia“.
Manovra anticipata – Conferenza stampa ieri del premier accompagnato dal Ministro Tremonti e da Gianni Letta, parola d’ordine: rilanciare l’economia, pareggio di bilancio, anticipo della manovra finanziaria varata da poco.
“C’è una attenzione particolarissima della speculazione internazionale su di noi a cui bisogna cercare di mettere un argine” ha detto inizialmente Berlusconi.
Poi declina ogni responsabilità: “Nulla di quello che succede si può ascrivere a uno dei governi di qualunque paese, ma riguarda globalmente sistema finanziario“.
“Ho passato tutto il pomeriggio al telefono con i colleghi europei, con Angela Merkel, Sarkozy, Von Rampuy per concordare tra di noi misure. Tra poco parlerò con Obama. Il mondo è entrato in una crisi finanziaria che investe tutti i paesi, una crisi globale che si aggiunge alle precedenti e non rispecchia né la realtà né i fondamentali economici. La situazione sui mercati è molto difficile e richiede interventi coordinati tra gli stati, soprattutto quelli dell’area euro“.
Le mosse del governo – “Anticipo brevemente che lavoreremo da subito in Parlamento per introdurre nella nostra Costituzione il principio di equilibrio di bilancio ed anche un altro principio, cioè la libertà in base alla quale tutto è consentito per i soggetti economici e per le imprese eccetto quello che è vietato dalla legge“, afferma il Cavaliere.
La scelta del governo infatti è il cambiamento dei tempi della manovra. “Un’accelerazione“, la definisce lo stesso Berlusconi.
“A partire dalle delega assistenziale, che sarà sviluppata sul biennio 2012-2013“.
Tremonti è d’accordo e spiega come tra le misure anti-crisi che il governo “sottoporrà immediatamente al parlamento, ci saranno anche delle norme su assistenzialismo e sistema fiscale. Perché la riforma assistenziale è propedeutica per quella fiscale. La prima permette di fare la seconda a saldi invariati, salvaguardando quindi le agevolazioni fiscali.
Il no dell’opposizione – “Berlusconi non poteva dire mercoledì scorso le cose dette questa sera? C’è stata una pericolosa sottovalutazione che è costata cara in questi due giorni all’Italia” ricorda il vicesegretario del Pd Enrico Letta.
E dal Pd: “E’ da irresponsabili anticipare la manovra senza correzioni“.
“Al di là delle fumisterie costituzionali andiamo alla sostanza. Anticipare la manovra senza cambiarla sarebbe un colpo gravissimo al paese dal punto di vista economico e sociale. Noi come abbiamo ripetuto siamo pronti a discutere anche in agosto e a prenderci le nostre responsabilità per trovare soluzioni urgenti ma non a fare discussioni inutili come quella di tre giorni fa né ad accodarci a scatola chiusa alle decisioni di un governo che è stato fin qui fallimentare“, continua il leader Bersani.
Matteo Oliviero