Somalia, milizie Shabaab via da Mogadisco: caos aiuti umanitari

Shabaab in ritirata – Il movimento estremista di resistenza islamica attivo in Somalia ha abbandonato stamane la capitale Mogadiscio. Secondo Ali Mohamud Rage, portavoce dei miliziani, non si tratterebbe di un segno di debolezza, ma al contrario di una ritirata strategica. “Abbiamo abbandonato Mogadiscio ma rimaniamo in altre città” ha affermato il portavoce, spiegando poi che nel momento in cui tutte le zone limitrofe saranno sotto il loro controllo, sarà più facile conquistare la capitale. Gli Shabaab si battono duramente da tempo nel tentativo di rovesciare l’attuale governo filo-occidentale: hanno ripetutamente sferrato feroci attacchi contro molti esponenti governativi e contro le forze alleate etiopi. Il loro scopo è la reintroduzione di uno Stato islamico, rigidamente basato sulle regole della Sharia, che rompa definitivamente ogni legame con il mondo occidentale. Di natura estremista e violenta, il movimento conta oltre tremila membri sparsi su tutto il territorio somalo. Secondo alcune voci non confermate, i principali finanziamenti agli Shabaab giungerebbero dalle azioni di contrabbando perpetuate dai pirati somali nelle acque limitrofe al Corno d’Africa.

Incoerenza e incertezza – Secondo alcuni esperti, la ritirata degli Shabaab è da ricondursi all’improvvisa perdita di legittimità del movimento islamico presso la popolazione della capitale. Infatti, sarebbero in corso lotte intestine tra le diverse fazioni di miliziani, le quale avrebbero portato incoerenza nella leadership. Infatti, mentre in un primo momento i miliziani avevano dato il via libera per l’ingresso in Somalia di aiuti umanitari contro l’attuale carestia, successivamente hanno impedito a navi di ONG estere di attraccare, rimandando indietro gli aiuti e arrecando quindi nuove sofferenze alla popolazione somala. A causa di questi problemi interni, sarebbe perciò stata inevitabile la ritirata degli Shabaab da Mogadiscio. Le truppe governative hanno immediatamente occupato lo spazio lasciato libero dai miliziani, riconquistando quindi la piena totalità del controllo sulla capitale. Un portavoce del governo somalo ha definito quello di oggi “un giorno d’oro”, poiché la ritirata degli Shabaab di Mogadiscio rappresenta un ulteriore passo verso la legittimazione dell’attuale governo.

Emanuele Ballacci