Bossi boccia l’euro: Un errore storico

L’adozione della moneta unica europea da parte dell’Italia? “Un errore storico” secondo Umberto Bossi. Il leader della Lega è tornato ieri a bocciare l’euro in un incontro a Pontida, dove ha ribadito la scarsa simpatia per la valuta che ha contribuito (a suo dire) a indebolire l’economia dello Stivale. Di più: “Forse noi al Nord potremmo farcela con una moneta forte – ha spiegato il numero uno del Carroccio – ma il Sud rischia di fallire“. E volgendo lo sguardo oltreoceano per fotografare la debacle finanziaria degli Stati Uniti certificata dalla Standard & Poor’s: “L’America ha pagato la globalizzazione ed è saltata per aria”, ha tagliato corto il Senatur.

L’euro da dimenticare – “Una moneta forte per uno Stato debole”: con queste parole Umberto Bossi ha ieri rimarcato l’incompatibilità tra la valuta della Ue e l’economia italiana. Il ministro delle Riforme è ieri tornato sull’argomento nel corso di una festa di partito che si è svolta a Pontida, alla presenza di molti militanti padani. “E’ stato un errore storico – ha scandito Bossi riferendosi all’euro – Forse noi al Nord, in Padania, potremmo farcela con una moneta forte, ma il Sud rischia di fallire”. E per rinforzare la sua convinzione, il leader dei leghisti si è lasciato andare a un colorito paragone, che ha coinvolto anche altri Paesi in crisi: “L’Irlanda faceva le padelle e la Grecia non faceva un cazzo, il nostro Sud – ha detto Bossi – faceva un cazzo come la Grecia”.

Tutta colpa della globalizzazione – Il Senatur ha anche annunciato l’incontro con il ministro Giulio Tremonti che si terrà domani nella sua villa privata: “Lunedì viene Tremonti a casa mia – ha detto – la Lega ha una bella idea per salvare le nostre imprese prima che sia troppo tardi”. E la bocciatura degli Stati Uniti da parte delle agenzie di rating? “La cambiale di Faust è arrivata all’incasso – è stato il commento del ministro padano – L’America ha pagato la globalizzazione ed è saltata per aria”.

La finanza casinista – “Tanti anni fa – ha proseguito il leader del Carroccio nel suo ragionamento – eravamo in due, lo dicevano solo la Lega e Tremonti che la globalizzazione era un pericolo. La globalizzazione ha portato la finanza al potere al posto della politica, poi con la crisi la finanza ha chiesto alla politica di salvare le banche: adesso – ha spiegato Bossi – bisogna sicuramente dare agli Stati, alla politica e alla democrazia più potere, perché la finanza non risponde a nessuno e fa solo grandi casini, dunque – ha concluso – meglio la politica che risponde al popolo”.

Maria Saporito