F1, tensione tra Barrichello e Williams: “Così non continuo”

F1, feeling finito – Sino a pochi mesi fa pareva davvero vicino il secondo rinnovo di Barrichello con la Williams. Il brasiliano aveva infatti confessato la sua voglia di solcare il non facile traguardo delle venti stagioni in F1, un vero record da raggiungere a bordo della monoposto inglese per il terzo anno consecutivo, chiudendo di fatto il mercato visto la permanenza anche del compagno di squadra Pastor Maldonado sicuro e sorridente grazie alle importanti finanze che il suo sponsor PDVSA porta, oltre comunque a buone prestazioni sopratutto per quanto concerne il giro singolo. Nelle ultime gare però questo clima positivo sembra essersi clamorosamente spezzato causa pessime prestazioni in gara ed errata scelte di sviluppo.

Frustrazione vera – Ruben infatti è stufo di essere utilizzato dalla squadra come banco di prova, non riuscendo mai a spingere in fondo durante i week-end di gara: “Non ho mai voluto essere un Test-Driver. Eppure mi sembra che qui alla Williams sia utilizzato solo per fare prove e provare parti nuove, nuove soluzioni tecniche. Mi usano come un collaudatore e poi si lamentano che non ho risultati. E’ una situazione incredibile, non so se continuerò l’anno prossimo in queste condizioni” Le sua pessime posizioni in classifica quindi non sono proprio veritiere riguardo il suo potenziale e il subire anche delle critiche ha davvero creato tensione e rabbia all’interno del box blu, tanto da rendere più che dubbiosa la sua permanenza a Grove, anche se attualmente il mercato non offre sedili di rilievo.

Nuovi scenari- Tolti i Top-Team infatti, Rubens non avrebbe comunque vita facile nel trovare una nuova sistemazione per il 2012, mentre la Williams potrebbe o ingaggiare il tedesco Adrian Sutil ancora privo di contatto oppure riprendere il giovane Nico Hùlkenberg, clamorosamente appiedato nonostante ottimi risultati (con tanto di pole in Brasile). Eppure la linea non cambia: “Non mi interessa se mi vogliono far fuori, la guidabilità della vettura è cattiva e in condizioni di pista scivolosa è ancora peggio. Non importa quello che facciamo, non possiamo risolvere il problema delle gomme. Invece in questi mesi si sono portati moltissimi particolari aerodinamici, anche troppi: non abbiamo potuti testarli appieno e sinceramente non si può usare una gara per fare test. Siamo confusi, in squadra regna l’incertezza. Se è così, sarò io ad andarmene, non loro a cacciarmi” E siamo solo all’inizio.

Riccardo Cangini