Europa a picco: bruciati 167 miliardi di euro

Altra giornata da dimenticare per le Borse europee. I timori di un inizio settimana nero dopo il downgrade sul debito Usa decretato da Standard & Poor’s non sono stati attutiti dalla teleconferenza nella quale la Bce ha dichiarato di voler acquistare titoli di Stato italiani e spagnoli spronando gli Esecutivi dei due Paesi ad anticipare le manovre finanziarie deliberate negli ultimi mesi.
Si è assistiti così ad una delle peggiori giornate dagli inizi della crisi, con l’indice Stxe 600, che sintetizza l’andamento dei principali titoli quotati sui listini europei, giù del 4,14%, un tonfo che si traduce in oltre 197 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.

Giornata nera. Piazza Affari ha chiuso in deciso calo, con l’indice Ftse Mib che ha fatto registrare un -2,35% a 15.639 punti. L’indice Dax della Borsa di Francoforte ha segnato -5,02%, a 5.923,27 punti. Londra ha chiuso con un calo dell’indice Ftse-100 del 3,39%, Parigi con l’indice Cac 40 in ribasso del 4,68%, a 3.125,19 punti e Madrid con l’indice Ibex-35 a -2,44%, a 8.459.4 punti.

La Bce e i titoli di Stato. Per gli operatori la Bce starebbe già acquistando sul mercato secondario titoli di Stato italiani e spagnoli dopo la decisione adottata ieri del consiglio direttivo.
Alla base del forte calo degli spread dei titoli dei due Paesi,finiti sotto quota 300 punti sui mercati stamattina, ci sarebbe, inoltre, anche l’effetto annuncio che tranquillizza in parte gli investitori.

Terrore recessione Usa. Negli Usa, intanto, c’è chi non nasconde il terrore di un’ulteriore recessione, nonostante Moody’s e Fitch non abbiano rivisto il rating sul debito Paese. Il New York Times, attraverso un allarmante articolo pubblicato oggi, ha sottolineato quanto nuocerebbe una seconda fase recessiva all’economia statunitense, reputandola ancor più devastante di quella manifestatasi ad inizio crisi.

M.N.