Toscana: il boa catturato e la pantera in libertà

Toscana, il boa e la pantera. Destini diversi, stessa Regione, la Toscana. Patria di molti turisti soprattutto d’estate per le sue indiscutibili bellezze paesaggistico-culturali, ad agosto si è trovata (almeno) un paio di ospiti insoliti; Un boa, enorme rettile lungo più di due metri e mezzo ed in grado tranquillamente di uccidere un essere umano, stritolandolo e una pantera nera. Da dove arrivano? Impossibile saperlo, nessuna denuncia di smarrimento da parte di circhi, giardini zoologici o altro, fatto sta che uno si aggirava nel letto di un fiume asciutto, l’altra ancora passeggia allegramente per i boschi.

La cattura del boa. Il primo, probabilmente il più pericoloso dei due animali selvaggi (la pantera molto difficilmente attaccherà un essere umano), è stato catturato. Da qualche giorno i volontari dell’Anpana l’avevano avvistato su di una roccia, in una zona boschiva appartenente al Comune di Capannori, in provincia di Lucca. Prima ancora, ad accorgersi della presenza del grosso rettile erano stati alcuni residenti della zona.  I volontari lo hanno monitorato costantemente e con l’aiuto degli esperti, sono riusciti a prenderòp. Non senza subire danni. Durante la cattura infatti il grosso rettile si è avvinghiato al braccio di un erpetologo, che è finito in pronto soccorso, fortunatamente senza gravi conseuguenze. L’attacco del boa avviene per stritolamento; il serpente è a dir poco di dimensioni considerevoli e un suo morso pur molto doloroso,  è comunque sprovvisto di veleno. Un morso che tra l’altro ha inflitto ad un volontario, secondo quanto riporta AdnKronos, durante il trasporto, dopo la cattura.

La pantera incontra la forestale. Molto diverso invece, il primo contatto con gli umani della pantera nera. Alcuni uomini del corpo forestale avrebbero avvistato il grosso felino sdraiato in un prato della Maremma. Anche alla pantera non è sfuggita la presenza umana, ma pare che quest’ultima dopo averli fissati per qualche secondo, non si sia per niente curata di loro e abbia poi ripreso la via dei boschi. Secondo quanto riportato da La Nazione attualmente sarebbe comunque in vigore un’ordinanza che vieta di avventurarsi nei boschi.

A.S.