Ubi maior minor cessat: il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, sembra aver fatto tesoro dell’arcinoto detto latino e spiega, in un’intervista al Corriere della Sera, perché di fronte allo spauracchio di una crisi che rischia di fagocitare la nostra economia è necessario porre un freno alle “beghe” interne. “La nazione vive ore drammatiche – ha detto il vice di Fini – e francamente non ci sembra il caso di continuare a litigare“. Un trionfo di buon senso e responsabilità.
Responsabili innanzitutto – “Il Terzo Polo è una forza di interposizione nata per bloccare certi estremisti. Proprio per questa sua funzione responsabile, in un momento così delicato per il Paese, io credo sia opportuno sederci al tavolo del governo e ragionare insieme”. A sentir parlare Italo Bocchino, vulcanico vicepresidente di Fli, sembra che qualcosa sia realmente cambiato. I tempi in cui i finiani sparavano a zero su Berlusconi e sul suo governo “commissariato” dalla Lega appaiono ormai lontani, tanto da incoraggiare l’ipotesi di nuove, spericolate reunion. Ma è davvero così?
Stop ai litigi – “Noi di Fli – ha continuato Bocchino in un’intervista al Corriere della Sera rilasciata ieri – su Berlusconi abbiamo già espresso il nostro giudizio. Auspicando, come si sa, un suo passo indietro. Ma visto che non ha alcuna intenzione di procedere in tale direzione, e considerato però che la nazione vive ore drammatiche, francamente non ci sembra il caso di continuare a litigare”. Una considerazione carica di senso di responsabilità. E ad esplicita provocazione dell’intervistatore, che ha parlato del presunto “pentimento” di alcuni aderenti a Fli, Bocchino ha risposto prontamente, spiegando come (alla fine dei conti) Giancarlo Fini debba essere considerato il vero vincitore del braccio di ferro col Cavaliere.
E alla fine ha vinto Fini – “Noi rompemmo con Berlusconi per tre motivi – ha proseguito Bocchino – Uno: chiedevamo un coordinatore unico e al coordinatore unico, con Alfano, siamo arrivati, sia pure in ritardo. Due: chiedevamo che in politica economica non fosse dispensato un ottuso ottimismo, ma si raccontasse la verità, come alla fine sta accadendo. Tre – ha aggiunto il finiano – segnalavamo un appiattimento sulla Lega, problema che anche nel Pdl, in qualche modo, comincia ad emergere. Fini chiedeva tre cose, e tre cose, mi sembra, sono politicamente accadute”.
Maria Saporito